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    È possibile lasciarsi senza soffrire troppo?
    Non esistono ricette universali per non soffrire: alcune volte, però, soffriamo più per le nostre costruzioni mentali che per gli avvenimenti che subiamo o provochiamo.

    Il periodo di emergenza che stiamo affrontando mette sotto una particolare luce critica due aspetti dell'amore: il suo inizio e la sua fine. Parlando dell'inizio: conoscere persone nuove e iniziare a frequentarle in serenità può essere più complicato rispetto a prima. Parlando della fine: sembra essere ancora più difficile lasciar andare un rapporto, quando l'ignoto del mondo fuori fa sempre più paura e il rischio della solitudine non è più solo metaforico.

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    Al di là di questi mesi così particolari, la tendenza a "tenersi stretti" rapporti ormai finiti è una tendenza palpabile degli ultimi anni. Le rotture tra le coppie sembrano assumere il carattere di lunghissimi trascinamenti di amori già esauriti o, all'opposto, di rotture apparentemente improvvise.

    Ma è possibile lasciare dietro di sé una relazione che è ormai giunta al capolinea senza farsi prendere dalla paura dell'ignoto e soprattutto senza soffrire maledettamente?

    Analizziamo alcuni possibili aspetti di questo problema:

    • "Non lo/a amo più ma non sento di avere abbastanza motivi per lasciarlo/a" 

    Anche se si tratta di un meccanismo distorto, dobbiamo prima di tutto riconoscere che una delle più grandi cause della sofferenza è la convinzione di meritarsela. Se state pensando di lasciare una persona che non amate più, dovrete lottare prima di tutto con il senso di colpa. Apparentemente è più facile lasciarsi dopo dei gravi litigi, ma non tutte le coppie li sperimentano. Decidere di lasciare una persona semplicemente perché il sentimento è tramontato è molto più difficile di quel che sembra.

    Chi viene lasciato sperimenta spesso una grande sofferenza: ma il passo più difficile è, certamente, l'altro, quello di chi sceglie di concludere la relazione.

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    La fine di un amore è di per sé un motivo sufficiente per far finire una coppia: tenete a mente che siete nel giusto e non dovete sentirvi in colpa per questo. Se vogliamo metterla sotto una nuova luce, anzi, starete sicuramente facendo bene all'altra persona se non la vorrete tenere egoisticamente legata a voi.

    • "Non riesco a lasciarlo/a del tutto: gli/le telefono ancora"

    Molte coppie, dopo la separazione, mantengono per un tempo che può essere anche molto lungo dei collegamenti più o meno forti: ci si ritrova a telefonarsi, a scriversi messaggi, qualche volta ci si rivede... come tutti sanno, questo può essere problematico perché rende estremamente difficile il vero distacco e dunque il superamento di una fase della vita che dovrebbe essere conclusa. La cosa pesa ancor di più dal momento che si sente di voler iniziare un rapporto nuovo, senza riuscire a pensarlo o ad attuarlo per via di quelle "schegge" di passato che continuano a impedire all'orizzonte di spianarsi.

    Continuare a mantenere questo genere di rapporti con un ex recente sembra il modo più semplice per attenuare eventuali sensi di colpa o semplicemente per evitare il trauma di uno strappo forte: in realtà si tratta di una delle più comuni cause di dolore associato alla separazione. Un dolore che non si vede all'inizio, che sembra risibile, eppure è assolutamente da evitare.

    • "Sento l'ansia da separazione"

    Abbiamo parlato fino adesso, e continuiamo a parlare, di un tipo di separazioni relativamente sereno: quando non sono presenti situazioni di dipendenza affettiva né violenze, quando non ci sono figli o problemi economici di mezzo. Parliamo di quelle separazioni che sono conseguenza di una valutazione matura sulla fine di un'esperienza di vita e di amore.

    Ma non serve essere invischiati in un rapporto tossico per provare quella sensazione disturbante e dolorosa che chiamiamo ansia da separazione. Questa si ha quando una persona desidera concludere un rapporto ma prova una forte angoscia all'idea di farlo. Si tratta di uno scuotimento che proviene dall'inconscio, che riattiva il timore atavico di restare soli, di perdere i propri punti di riferimento essenziali e, ancora una volta, di provocare dolore all'altro.

    La verità è che nessuno ci insegna per filo e per segno come far finire le cose. Difficilmente da bambini veniamo educati a "mettere una pietra sopra" le nostre esperienze di vita, e non abbiamo nemmeno rituali così rassicuranti per le "fini" nella nostra vita (tranne che per la morte, i cui rituali sono comunque sempre interpretati come l'accompagnamento verso una nuova esistenza). Non siamo culturalmente capaci di affrontare correttamente e serenamente le conclusioni delle nostre esperienze: il modo, il rituale, dobbiamo trovarlo da noi.

    Dunque, provare ansia da separazione è normale: l'unico consiglio è riconoscerla e dedicarsi ad elaborare una strategia personale per farle fronte.

    Chiudere i rapporti è molto difficile. Ma non assecondate la tentazione di evitare questo momento fondamentale di confronto con l'altro! Cercate di non scappare, di non sparire, come molte persone fanno perché provano troppa ansia all'idea di trovarsi faccia a faccia con decisioni pesanti, definitive.

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    Se riuscirete ad armarvi di coraggio e legittimare con il partner i motivi della vostra decisione, provocherete certo meno dolore a lui o lei, e probabilmente anche voi soffrirete molto meno.

    Non solo sul momento, a caldo: soffrirete meno anche nel futuro, perché eviterete sensi di colpa postumi e perché avrete dalla vostra parte la sensazione di aver seguito il vostro cuore e averlo fatto nel più onesto dei modi.

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     Commenti (11)
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    1. chanty723, MENTON (Provence-Alpes-Côte d'Azur)
      L amore no inizia e no finisce nel modo in cui pensiamo!!!
    2. sottileconfine, Roma (Lazio)
      Dai vari resoconti personali degli uomini che qui hanno inteso lasciare qualcosa di loro, esce un quadro tutt'altro che edificante per il genere femminile, seppur andrebbe per obiettività sentita, volta per volta, l'altra campana. Comunque NO, non sono affatto convinto che tutte le donne, solo in quanto donne, siano migliori degli uomini. Sono diverse, questo si ed è un'ovvietà, ma recano con loro tutti i pregi e i difetti del genere umano.
    3. sottileconfine, Roma (Lazio)
      Scrivo solo per esperienza personale e, quest'ultima, mi ha insegnato che le donne non sono più forti ma "soltanto" più decise. Il più delle volte infatti, sono loro a prendere la decisione di troncare una relazione ancorché pluriennale. "Giocano" per così dire d'anticipo, elaborando più agevolmente la decisione presa da loro. Quando io per due volte, ho troncato la relazione con due donne diverse, mi hanno entrambe stalkerizzato in tutti i modi possibili. Mah, sarò l'eccezione che conferma la regola.
    4. guidolamotodigino, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
      Soffrire dopo la fine di un rapporto (di qualunque natura esso sia) penso sia una cosa naturale. Ovviamente più il rapporto è stato intenso maggiore sarà la sofferenza. I sensi di colpa giocano un ruolo fondamentale sia quando si tratta di chiudere un rapporto, sia dopo quando è finito lo stesso. Ma sono convinto che i sensi di colpa rendano le persone più "umane". Una persona senza sensi colpa all'apparenza forse sembra più libera, fa tutto quello che sente di fare, segue il suo benessere senza pensare troppo a quello del prossimo... non lo proprio se questa è la strada giusta. Siamo cresciuti in un paese cattolico con tutto quel che ne comporta. L'importante è non diventare schiavi dei sensi di colpa, accettarli ed agire quando siamo pronti per farlo.
    5. brevativano, Monza (Lombardia)
      Purtroppo è vero... Probabilmente le donne in generale hanno anche meno sensibilita' egli uomini
      guidolamotodigino, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
      Ahahahahaha ha... è stato bello conoscerti Brevativano... sarai fustigato in piazza al freddo ed al gelo dopo questo messaggio da tutte le donne, lascia che il tuo messaggio lo legga Polemika... 😁...
      domenico972, Roma (Lazio)
      Brevativano ha perfettamente ragione il 90 per cento delle volte siete sempre voi a lasciarci, dimostrando una freddezza e una incapacità di immedesimazione con noi per l'immenso dolore che ci provocate che solo un robot sarebbe tale e quale a voi. poi ,è chiaro che per mille cose siete meglio degli uomini, ma ormai ho capito che noi siamo più logici, voi, basta una ventata e cambiate...è pazzesco e sconsolante
    6. tiberio48, Milano (Lombardia)
      Ho letto e riletto questo articolo, non riesco però a trarne un beneficio. In questo periodo è tutto troppo difficile. La mia separazione due mesi fa è stata consensuale, ma per me adesso questa separazione e insopportabile. Penso che le donne siano molto più forti di noi uomini, sanno stare bene anche da sole
      cler404, Trieste (Friuli-Venezia Giulia)
      Non è così Tiberio. Anch'io ho chiuso da 2 mesi una lunga storia di più di 10 anni che mi ha molto coinvolto. L"ho chiusa in modo civile ed in pace... nonostante ciò che ho ricevuto... ma ci vuole tempo x cicatrizzare profonde ferite del cuore... Non è vero che noi donne siamo più forti... leggenda metropolitana.
      guidolamotodigino, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
      Per certi versi le donne sono più forti degli uomini, o forse affrontano gli eventi in maniera diversa. Se penso ad una famiglia in cui viene a mancare uno dei coniugi, ho la sensazione che la donna riesca ad elaborare il lutto meglio. Come se avessero più forza interiore.
      domenico972, Roma (Lazio)
      Hanno solo più freddezza
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