La psicologia ci insegna che la scelta dell'uomo o donna di cui ci innamoreremo non è frutto del caso, e neppure della ragione: molti dei motivi che ci spingono a scegliere un partner sono inconsci e misteriosi.
Freud ci ha insegnato che la relazione dei bambini con i loro padri e le loro madri non è mai pacifica e che molti dei comportamenti che guideranno la loro vita sentimentale da adulti nascono da un desiderio di emulare o sostituire il genitore di riferimento. Senza addentrarci nei complessi edipici freudiani, possiamo dire che l'educazione affettiva e sentimentale inizi senza ombra di dubbio nei primi anni di vita e che questo bagaglio di conoscenze si riproponga poi in futuro in vari modi.
Crediamo che i nostri incontri romantici siano sempre diversi, o che sia il caso a portarceli, ma non è mai così: il nostro inconscio ci guida, crea le condizioni per permetterci di incontrare possibili partner adatti a rimettere in scena esperienze che abbiamo vissuto da piccoli. Non sono solo la compatibilità culturale e l'attrattiva sessuale, allora, a guidarci, ma ben altro: e questo forse è uno dei, se non "il" mistero, dell'amore.
Una delle situazioni più comuni è la ricerca di un partner che ricalchi la figura del genitore del sesso opposto al nostro: un uomo che sia come nostro padre, una donna che ci ricordi nostra madre. Di solito questo tipo di ricerca è più frequente in chi ha vissuto una prima infanzia burrascosa, nella quale si è sentito rifiutato dal genitore, e la ricerca della ripetizione ha insieme un contenuto masochistico e una componente di riscatto. Oltre a questo, la figura del genitore è quella che ci ha trasmesso un modello, un ideale: il papà che è l'eroe della sua bambina, la madre che è la protettrice del figlio maschio. Quando si cresce e si diventa autonomi questa visione idealizzata del genitore si frantuma, ma mai del tutto.
La ricerca del genitore nel partner è sana? In parte sì, perché è molto naturale; in parte no, perché spinge a ripetere dinamiche che nel passato non si sono rivelate positive. Nel caso, ad esempio, di un genitore freddo e distaccato e della scelta di un partner con le stesse caratteristiche, non possiamo certo dire che la ripetizione porti benefici.
Questo tipo di relazioni non sono, però, neppure il male assoluto. Anzi, rappresentano per chi le vive un'opportunità di crescita interiore e, in ultima analisi, anche un'occasione per il tanto desiderato riscatto. È ben difficile costruire una stabilità sentimentale con un marito-padre e una moglie-madre senza intraprendere un profondo viaggio interiore che culmini nel raggiungimento di una piena maturità. Ma quando l'intelletto e il sentimento iniziano a muoversi e a reagire, spinti dalla fiducia, dall'impegno e da un sentimento di amore sincero, la ripetizione può finalmente trasformarsi in evoluzione.
Non preoccuparti, allora, se senti di cercare tuo padre o tua madre in un futuro partner: preoccupati piuttosto che la vostra storia sia in grado di "scrivere" un futuro nuovo, indipendente da ciò che è stato e scelto, questa volta, con coscienza e libertà.