I viaggi in solitaria sono stati, negli anni passati, un trend consolidato. Sui social sono nate decine di gruppi che permettono ai viaggiatori "singoli" di condividere le loro esperienze riaffermando la bellezza della vacanza da soli la quale, molto spesso, si trasforma in un vero e proprio viaggio interiore.
Le vacanze "da singoli" non sono necessariamente vacanze solitarie, anzi: l'idea è partire senza la presenza di un partner, degli amici o della famiglia ma questo non significa necessariamente fare a meno della compagnia.
Esistono oggi diverse formule di "viaggi per singoli" che si propongono di far incontrare gruppi omogenei per età coinvolgendoli in tour guidati in mete esotiche o in città d'arte, incoraggiando la formazione di nuove amicizie.
Ma chi si sente più audace e vuole davvero partire in solitaria sa, in cuor suo, che non dovrà comunque sentirsi sempre solo (a meno che non lo voglia). Il viaggio in solitaria consente di visitare le località prescelte con i propri tempi e modi, privilegiando la lentezza e l'introspezione, ma consente anche di fruire in piena libertà di attività culturali ed eventi o anche solo di permettersi quattro chiacchiere e una giornata in comune con altri viaggiatori incontrati qua e là.
Sì, perché mentre la classica vacanza in famiglia o in coppia induce a concentrarsi molto sul legame a due, tutto questo si rovescia nella vacanza solitaria: aumentano le occasioni, e il desiderio, di socializzare con i vicini di vagone in treno, di scambiare due parole con il barista in spiaggia, di chiedere consigli alla guida turistica, di confrontarsi con il "backpacker" incontrato in ostello o in hotel.
Se stai pensando di affrontare il tuo primo viaggio in solitaria è normale avere un po' di timore all'inizio. Per "rompere il ghiaccio" con questo tipo di viaggi potresti considerare una vacanza breve, in Italia o in un Paese del quale conosci bene la lingua e all'interno, ad esempio, di una città d'arte. Questo breve "break" relativamente tranquillo e sicuro può aiutarti a familiarizzare con questa tipologia di viaggio e indurti, dopo una valutazione delle tue capacità e dei tuoi limiti, a scegliere una meta un po' più ardita.
Ci sono posti dove non è molto consigliabile avventurarsi da soli, in montagna ad esempio, dove i cambiamenti metereologici repentini possono creare condizioni pericolose: ma non sono rare le occasioni di vacanze legate al cammino o al trekking su sentieri molto battuti e quindi assolutamente sicuri. Sentieri e cammini famosi, come alcune "vie" italiane o il celeberrimo cammino di Santiago, sono quanto di più adatto ci sia per una vacanza in solitaria, tanto che rappresentano una delle prime scelte di chi è appassionato a questa tipologia di viaggio.
Se ti piace il mare, potresti considerare la scelta di un villaggio turistico, dove troverai diverse attività di intrattenimento pensate per coinvolgere gli ospiti e farli conoscere tra loro.
Qualunque sia la tua scelta, se affrontata con lo spirito giusto la tua vacanza in solitaria diventerà non solo una splendida esperienza, ma un momento di crescita e confronto con te stesso, i tuoi limiti e le tue potenzialità. Niente di meglio per tornare in città carico di senso dell'avventura e soprattutto di fiducia in te stesso.