Parole, post, immagini, video scorrono inesorabilmente ogni giorno nei feed di vari social network. Ma siamo proprio sicuri che siamo autorizzati a fare tutto ciò che ci passa per la testa?
Far chiarezza su questo punto è importante, sia per chi usa le piattaforme social per puro diletto che per chi se ne serve per lavoro. Ecco allora una serie di “regole” da rispettare sui social network.
Innanzitutto, mai condividere contenuti troppo personali: c'è un limite a tutto e pubblicare in modo prolisso contenuti privati genera un effetto negativo su chi ci segue, o sui potenziali follower. Quindi sì ai contenuti, ma con parsimonia e, soprattutto, mai pubblicare dati sensibili. Non importa se siano i vostri o quelli di altre persone (ancora peggio), ricordate che è un illecito e siete passibili di denuncia. Spesso dimentichiamo che qualsiasi parola, immagine o contenuto che condividiamo sui social diventa a tutti gli effetti di dominio pubblico. Perciò sbandierare ai quattro venti informazioni personali può diventare pericoloso.
Sulla scia di questo punto, eccone un altro fondamentale: tuteliamo sempre la privacy dei nostri piccoli. I pericoli del web sono innumerevoli.
Ormai i social network fanno parte delle nostre vite, quasi come se si trattasse di appendici del nostro corpo e del nostro essere. Un concetto che può assumere dei connotati inquietanti e che può rendere difficili i rapporti con gli altri. Ricordiamoci perciò che il numero di like e le interazioni virtuali, in generale, non devono diventare il metro di misura con cui calcoliamo l'indice di importanza di un rapporto, che sia di amicizia o lavorativo. Ricordiamo sempre di fare le dovute distinzioni.
Tra le cose da non fare assolutamente sui social network c'è anche quella di ignorare i commenti: non possiamo ignorare chi ci scrive, sia in privato che pubblicamente. Prima di tutto è una questione di educazione, quella netiquette di cui sicuramente avrete sentito spesso parlare. Attenzione anche ad utilizzare offese, frasi volgari, opinioni negative, minacce, battute insensibili o contenuti autocelebrativi. Anche se molti sono convinti del contrario, i social media non sono il luogo dell’anarchia, dove tutto è concesso. Il fatto che non ci si incontri mai vis-à-vis e che ci si possa “nascondere” dietro a uno schermo non deve autorizzare a comportarsi da maleducati. Le interazioni dovrebbero rispondere sempre alle basilari regole della comunicazione e alle buone maniere. Non cadere anche tu nell’errore di utilizzarli male.
Prima di pubblicare una frase sui social media perciò pensaci bene. È offensiva? Se venisse rivolta a te ci rimarresti male? Se la risposta a una qualsiasi di queste domande è sì, cancellala.
Non comportarti come uno dei tanti leoni da tastiera, non mostrando alcuna preoccupazione per gli effetti delle tue parole. I commenti hanno un peso, sempre e a maggior ragione se scritti. Vietatissimi, dunque, i termini che possono risultare umilianti e svilenti per gli altri.
Ricordati che le persone che puoi dire di conoscere veramente a fondo sono pochissime. Anzi, forse non ne conosci totalmente nemmeno una. Questo vale a maggior ragione per gli “amici” virtuali. Non puoi sapere quali sofferenze hanno vissuto, come stanno in quel momento. Quindi, non permetterti mai di giudicare. Puoi esprimere un tuo parere, questo sì, ma sempre in maniera garbata e mai autoritaria.
Essere divertente va benissimo. Fare battute insensibili no. Ricordati che il confine fra umorismo e cinismo, a volte, è molto labile. Se dall’essere ironico passi all’essere irriverente rischi non solo di fare una gaffe, ma anche di metterti in una brutta posizione.
È vero: i social media sono fatti per mettersi in mostra e creare una community di follower e seguaci. Ma evita di essere troppo autocelebrativo. I commenti in cui ti auto-lodi in maniera esagerata sono di cattivo gusto. Specialmente quando diventano numerosi. È preferibile la sincerità, visto che prima o poi la verità viene sempre a galla. Soprattutto sui social, una bugia o una falsa dichiarazione su se stessi resta memorizzata in chat o nelle conversazioni e diventa quindi un’arma a doppio taglio facilmente smascherabile.
Indossare una maschera sui social è dannoso e controproducente. I contenuti postati in cui non si è se stessi possono ingannare le nuove conoscenze, ma le persone vicine vedranno un atteggiamento ambivalente e poco gradito.
Infine, non cadiamo nell'errore di coinvolgere (troppo) i nostri amici virtuali né tanto meno dobbiamo "costringerli" a incappare in contenuti impropri: taggare un amico su un'immagine o un contenuto che potrebbe essere di suo interesse non è sbagliato. Il problema nasce quando ci facciamo prendere dall'entusiasmo e cominciamo a mettere tag a ripetizione. Sarebbe una bella caduta di stile con l'unico effetto di finire nella black list di sempre più persone.