Alcune persone sono inibite emotivamente, cioè trattengono le proprie emozioni cercando di non mostrarle oppure non riescono proprio a riconoscere ciò che provano. Di solito chi è inibito emotivamente ha un cattivo rapporto con le proprie sensazioni istintive e crede che queste siano un ostacolo al raggiungimento dei suoi obiettivi. Ma può capitare, e capita spesso, che una persona emotivamente inibita sia guardata con sospetto dagli altri, che la giudicano “fredda”, “strana” o addirittura dotata di secondi fini.
Invece molto spesso l’inibizione emotiva è un comportamento di origine culturale: pensiamo ad esempio ai giapponesi, che hanno fondato il loro galateo proprio sul concetto che le emozioni non vanno mostrate. Anche il mito dell’inglese “compassato” si riferisce al nostro tema. In Italia, più che di cultura in senso ampio, possiamo parlare di abitudine familiare. Soprattutto qualche decennio fa, molte famiglie educavano i bambini a trattenere le emozioni anziché sfogarle.
Il problema è che l’inibizione emotiva a lungo andare può portare a problemi relazionali (come anticipavamo prima, la persona può essere giudicata dagli altri insensibile o pericolosa) e anche a problemi esistenziali, quando ci si accorge che a forza di reprimersi non ci si conosce più.
Quali sono i segnali più frequenti che indicano una possibile inibizione emotiva? Vediamoli insieme.
Una persona emotivamente inibita può avvertire un senso di vuoto dentro di sé. Può accorgersi che sta prendendo la vita con troppa serietà e niente di quel che fa la diverte davvero.
A volte le persone emotivamente inibite cercano di evitare eventi che possono esporle a una forte carica emotiva, come ad esempio le feste, gli incontri romantici e così via. Hanno paura di perdere il controllo provando emozioni che per loro, anche quando sono positive, appaiono fastidiose o dolorose.
Le persone emotivamente inibite di solito sono letteralmente terrorizzate dall’idea di provare emozioni forti e quindi procedono “col freno a mano” nella vita sociale e di coppia, senza lasciarsi mai troppo andare.
Tutti gli esseri umani provano emozioni ma le persone inibite sono costantemente impegnate a soffocarle. Ecco perché possono a volte sembrare insensibili. In realtà dentro di loro si agita una vera e propria lotta.
Non provare emozioni in senso assoluto è impossibile e a volte le persone emotivamente inibite possono sembrare ipersensibili di fronte a certi tipi di stimoli. Possono piangere mentre leggono un libro, una pagina di giornale o addirittura una pubblicità che non commuove nessun altro: questo significa che quando abbassano la guardia rivelano la loro parte emotiva.
Superare l’inibizione emotiva per molte persone è un percorso naturale: crescendo e circondandosi delle persone “giuste” iniziano ad aprirsi. Per tanti altri il percorso è più in salita, specie se in famiglia o nella coppia hanno sempre rivestito il ruolo dei “forti”. È necessario smettere di avere paura delle emozioni e permettersi di provarle, nella coscienza che la vita è fatta di esse e non può essere vissuta veramente in una situazione di calma piatta.