Può essere frustrante accorgersi che ogni volta che affrontiamo temi sentiti e profondi con il partner, ogni volta che parliamo dei nostri sentimenti più autentici, lui o lei distoglie lo sguardo. Allo stesso modo nei momenti di intimità a volte si vorrebbe poter guardare il partner negli occhi, ma ci si trova spesso di fronte a uno sguardo distante o a degli occhi chiusi. Viene da chiedersi, con una sottile inquietudine, perché succedono queste cose e se magari non c’è, sotto sotto, una specie di rifiuto implicito di chi siamo, come appariamo e cosa proviamo.
Quello di cui parliamo può essere considerato un dettaglio di poco conto, ma lo sguardo è importante e per alcune persone non essere “viste” nei momenti più importanti è una segreta tortura. Andiamo allora a scoprire i motivi per cui alcune persone, all’apice dell’intensità fisica o emotiva, non ci guardano negli occhi.
Quando una relazione è nata da poco, il motivo per cui il partner potrebbe distogliere lo sguardo nei momenti più intensi può semplicemente dipendere dalla sua timidezza. Quando invece la relazione è stabilizzata e c’è tanta affinità in ogni altro campo, i motivi saranno diversi. La a MacEwan University, in Canada, si è occupata proprio di rintracciarli e di elencarli, a testimonianza di quanto questo tema sia tutto sommato non di poco conto.
Alcuni studi hanno scoperto che, fin dai primi mesi di vita, le bambine tengono a mantenere il contatto oculare più a lungo rispetto ai bambini. In realtà, però, a fare veramente la differenza è il tipo di educazione ricevuta. Se una persona, maschio o femmina che sia, cresce in un ambiente “sicuro” dal punto di vista emotivo e stimolante dal punto di vista comunicativo avrà meno difficoltà a mantenere il contatto visivo.
Si dice che “gli occhi sono lo specchio dell’anima” e se una persona si trova in difficoltà con le proprie emozioni la prima cosa che farà sarà distogliere lo sguardo. Una persona che guarda dall’altra parte mentre le parliamo si trova probabilmente in difficoltà a gestire emotivamente il momento e cerca in questo modo di proteggersi. Non vuole che la sua vulnerabilità sia vista dagli altri!
Chi ha uno stile di attaccamento evitante tende a fuggire dalle situazioni emotivamente più intense e ha una scarsa fiducia nei confronti degli altri. Distogliere lo sguardo è proprio un modo per “scappare” dalla situazione in cui ci si trova, anche se magari non si vorrebbe farlo razionalmente.
L’alessitimia è un disturbo psico-neurologico che porta chi ne soffre a non riconoscere le proprie emozioni e quindi a gestirle con difficoltà. Nei momenti più intensi un alessitimico si trova in una strana situazione: vorrebbe esprimere ciò che sente ma non ci riesce, per questo può “fuggire” con lo sguardo.
Una caratteristica tra le più conosciute dello spettro autistico è proprio il distogliere lo sguardo. Questo aiuta le persone neurodivergenti a concentrarsi meglio e non è mai da interpretare come un segno di disinteresse. Se il partner ha una diagnosi di autismo non c’è da preoccuparsi se distoglie lo sguardo quando gli si parla: è una sua caratteristica particolare e va accettata.