• Feed
  • Magazine
  • Online ora
  • Ricerca
  • Email
  • Chat
  • Visite
  • Voti
  • Amici
  • Lista nera
  • Nuovi iscritti
  • Ultimi accessi

  • Accesso Aree Riservate
  • Mia Area
  • Aree altri utenti

  • Mio Profilo
  • I miei post
  • La mia scheda
  • Mie foto pubbliche
  • Mie foto riservate
  • Mio partner ideale
  • Miei avvisi
  • Mio account

  •  
  • Condividi Nirvam
  • Esci


  • Contattaci
    Consigli utili
    Condizioni d'uso
    Privacy Policy
    Cookie Policy

Chiudi
Annulla Confermo
Notifiche ai Post
    Tic nervosi: cosa sono e come eliminarli?
    I tic nervosi sono un fenomeno molto comune, le cui cause ancora non sono chiare. Ecco perché non esiste una cura vera e propria, anche se rilassamento e meditazione possono aiutare molto.

    Sicuramente avete conosciuto almeno una persona con dei tic nervosi nella vostra vita. Si tratta di piccoli movimenti ripetitivi e involontari che una persona compie spesso senza esserne cosciente. A volte sono fastidiosi da notare, perché infondono in chi li guarda un senso di disagio e di ansia.

    Link sponsorizzato

    Esempi tipici di tic nervosi sono quelli fisici come lo strizzare ripetitivo degli occhi, il mangiarsi le unghie, scatti nella zona delle spalle. Ma esistono anche tipi di tic meno noti, come quelli verbali: colpi di tosse senza cause fisiche, schiarimenti della voce, ripetizione di parole…

    I tic si dividono, secondo la medicina, in semplici e complessi. I tic semplici spesso iniziano nell’infanzia e quindi vanno a fare parte dell’atteggiamento globale di una persona. I movimenti degli occhi o gli schiarimenti di voce sono classificabili come tic semplici. Il motivo per cui si chiamano così è perché coinvolgono pochi distretti, si manifestano in modo rapido e a volte non vengono nemmeno notati dall’interlocutore.

    Parliamo invece di tic complessi quando c’è il coinvolgimento di più distretti e quando l’azione o il discorso si vanno a interrompere. A volte danno l’idea di essere intenzionali, anche se non lo sono. È il caso di una persona che si interrompe nel parlare per mangiarsi le unghie: non lo fa “apposta” ma il modo lento e apparentemente calcolato con cui agisce danno un’idea di intenzionalità. Anche la tricotillomania (strapparsi i capelli) è un esempio di tic complesso, come quel raro fenomeno che viene chiamato coprolalia e che consiste nella ripetuta pronuncia di frasi volgari nel mezzo del discorso. Qualcuno paragona i tic complessi alla balbuzie, perché intralciano in modo simile il normale svolgimento di una conversazione.

    Link sponsorizzato

    Ma perché abbiamo questi tic? I meccanismi che stanno alla base di tali manifestazioni sono ancora in gran parte sconosciuti. Gli scienziati pensano che si tratti di piccole disfunzioni neurologiche che riguardano i gangli cerebrali alla base della corteccia motoria. Ci sarebbe quindi una predisposizione neurologica a sviluppare i tic, che però possono migliorare scomparendo con l’età o al contrario aggravarsi in momenti di forte stress. È interessante notare che i tic non avvengono mai durante il sonno e si riducono fortemente se la persona è molto assorbita in un’attività.

    In alcuni casi piuttosto rari i tic nervosi possono dipendere da carenze di magnesio nell’alimentazione, da particolari farmaci come quelli contro le allergie o da disturbi psicologici come il disturbo ossessivo compulsivo.

    Link sponsorizzato

    Non c’è una cura per i tic, però se è vero che questi si aggravano nei momenti di stress significa che utilizzando tecniche di rilassamento è possibile contenerli. Chi soffre di tic nervosi può trovare giovamento nella meditazione, nelle tecniche di respirazione, negli hobby manuali. Esiste anche una particolare tecnica di auto-aiuto che consiste nel prendere coscienza del proprio tic e mettere in atto, quando si manifesta, un comportamento incompatibile con esso. Ad esempio, se una persona che si mangia le unghie inizia a lavarsi le mani quando prova la tentazione di farlo, ritarderà o annullerà l’esecuzione del gesto.

    ARTICOLO GIORNO
    PRECEDENTE
    ARTICOLO GIORNO
    SUCCESSIVO
    RACCOMANDATI PER TE
    Posizioni per dormire in coppia: quali sono le migliori
    Le cinque regole di Cicerone per fare un discorso perfetto
    Cellulite: cause, rimedi e strategie per contrastarla (o attenuarla)


     Commenti (1)
    Accedi o Registrati per inserire commenti e valutazioni.
    Replica:
    Per piacere inserisci un commento
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
    Il commento verrà validato dai moderatori e poi pubblicato
    1. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
      Spesso chi ha bisogno di pronunciare parole oscene come intercalare soffre di quel disturbo che viene chiamato sindrome di Tourette. Anche la tricotillomania nasconde una certa fragilità psicologica o una timidezza portata all'esasperazione. Poi ci sono coloro che arrossiscono in maniera imbarazzante in determinati contesti. E pure chi, magari, nei momenti che è soprapensiero, si mette le dita nel naso. Se vogliamo omologare il comportamento di tutti quanti ci vanno allora schiere di psicologi..
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
    Il commento verrà validato dai moderatori e poi pubblicato
    Vai ad inizio pagina