Quando si parla di teoria dell’attaccamento spesso ci si riferisce al legame con la madre, che tradizionalmente viene definita come la figura genitoriale principale per i bambini nei primi anni di vita: sarebbe però sbagliatissimo ignorare il ruolo del padre nella creazione di schemi relazionali che sono poi destinati a influenzare una persona per tutta la sua vita.
Alcuni studi hanno dimostrato che una relazione positiva tra il bambino o la bambina e il suo papà è importantissima per la crescita psicologica e contribuisce in modo determinante a creare un futuro adulto sano e felice. Chi ha un attaccamento sicuro nei confronti del padre tende a soffrire meno di problemi come la disforia di genere e ad avere un rapporto migliore con il proprio corpo e la propria identità una volta adulto.
Ma quando il padre è assente? Le cose diventano certamente più difficili. Un genitore evanescente può instillare nel bambino o bambina un senso di abbandono, con conseguente mancanza di sicurezza nel mondo circostante e in sé. La mancanza di un buon modello, di una figura autorevole e positiva, può stimolare la formazione di un carattere impulsivo e poco rispettoso delle regole. Oltre a questo, diventa più alta la probabilità di soffrire di ansia, depressione, disturbi alimentari e altri problemi psicologici.
L’attaccamento tra il bebè e chi si prende cura di lui ha il suo momento fondamentale nella fascia 8-24 mesi mentre dai 3 anni in poi, di pari passo con lo sviluppo cognitivo, il legame si approfondisce ulteriormente. Insomma, i primi anni di vita sono cruciali, nonostante quasi nessuno di noi li ricordi una volta grande. È in queste prime fasi della vita che si gettano basi destinate a proiettarsi fino all’età adulta. Un padre assente in questo periodo pesa come un macigno sulla creazione di una base armonica della personalità.
Secondo la psicologia, un legame forte e sano tra padre e figlio è fondamentale per la salute mentale non solo del piccolo, ma anche del genitore.
Il modello di attaccamento ideale è definito “attaccamento sicuro”: chi apprende questo modello ha avuto una famiglia presente e in grado di rispondere ai suoi bisogni e da grande svilupperà in media relazioni più felici e solide rispetto a chi è cresciuto diversamente. Un padre assente potrebbe contribuire a creare modelli di attaccamento più penalizzanti, come l’attaccamento “ansioso”, “evitante” o “disorganizzato” in cui la persona vive costantemente nella paura di essere abbandonata, o abbandona lei stessa chi ama per paura, o ancora sviluppa pericolose altalene sentimentali e rapporti ossessivi e troppo intensi.
Per tutti i motivi sopraelencati è importantissimo sensibilizzare i padri e le famiglie anche separate sull’importanza di avere un genitore presente nei primi anni di vita. Permettere ai bambini di frequentare due genitori in modo pieno e frequente è fondamentale per la loro crescita.