Riconoscere un vittimista può essere complesso: queste persone sono maestre nell'arte di dipingersi come vittime in molte situazioni. I vittimisti tendono a coltivare un atteggiamento che li mantiene all’interno della loro confort zone, evitando accuratamente di assumersi responsabilità. Anche se i vittimisti sono bravissimi a farti credere che sia sempre tutta colpa tua, alcuni segnali possono aiutarti a identificare comportamenti “sospetti” e a gestire meglio le interazioni con chi li manifesta.
Ecco perciò l’identikit del vittimista:
I vittimisti evitano di assumersi responsabilità per i loro errori o per le difficoltà incontrate sul loro cammino. Colpevolizzano gli altri o le circostanze, negando il proprio coinvolgimento nelle situazioni problematiche.
Le persone vittimiste sembrano essere coinvolte in una serie continua di problemi o difficoltà. Questi drammi possono variare, ma il comune denominatore è l’acutizzazione esasperata di ogni “dramma”. Quando il vittimista si interfaccia con persone alle prese con problemi più gravi dei suoi, fa comunque in modo da far sembrare più importanti i suoi problemi. È ciò che gli inglesi chiamano atteggiamento da “drama king/queen”, ossia “re/regina del dramma”.
Le persone vittimiste cercano in modo esagerato l'attenzione e la simpatia degli altri. Raccontano storie o problemi in modo enfatico per ottenere compassione e supporto, spesso senza cercare soluzioni reali.
I re e le regine del dramma usano spesso le emozioni altrui per ottenere ciò che vogliono. Possono creare un senso di colpa negli altri per ottenere supporto o vantaggi personali.
Le storie dei vittimisti spesso cambiano in modo inconsistente. Queste persone possono ritrarre sé stesse in modo diverso a seconda dell'interlocutore, cercando di adattarsi per ottenere l'empatia di chi hanno di fronte.
Nonostante i continui problemi, i re e le regine del dramma non cercano attivamente soluzioni o miglioramenti. Preferiscono mantenere lo status di vittima anziché agire per cambiare la propria situazione.
Come si possono affrontare le persone vittimiste? Nei loro confronti è assai importante mantenere confini sani: imparare a dire di no e a stabilire dei paletti emotivi può servire, per quanto possibile, a evitare di diventare parte del gioco emotivo dei vittimisti.
Quando si ha a che fare con un vittimista, un modo furbo di agire è concentrarsi sulle soluzioni anziché sull'enfasi dei problemi, in modo da aiutare a cambiare il tono della conversazione o, alla peggio, in modo da smascherare chi le soluzioni non ha nessuna intenzione di cercarle.
Infine, è importante cercare di mantenersi razionali e posati quando il re del dramma si perde in illazioni sull’agire di qualcuno. Sottoporre sempre ad analisi critica ciò che viene detto è necessario per non farsi trascinare in un gioco perverso.