Oggi, 17 gennaio, è la festa di Sant’Antonio Abate, un santo molto amato soprattutto nel Sud Italia e considerato tradizionalmente il patrono dei fornai e dei pizzaioli. Ecco perché questa data è stata scelta dall’Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) quando la pizza italiana ha ottenuto un riconoscimento come patrimonio immateriale dell’Unesco e ha avuto diritto a una propria giornata internazionale.
Dunque oggi si festeggiano il gusto inimitabile e la tradizione ultracentenaria della pizza, un piatto che non manca mai nel menù settimanale degli italiani e che ha reso giustamente famoso il nostro Paese nel mondo.
Antonio Pace, presidente dell’AVPN, racconta che la festa di Sant’Antonio è stata legata alla pizza per molto tempo nella sua natia Napoli: un tempo, il 17 gennaio, i pizzaioli lavoravano solo per mezza giornata; poi si riunivano con la famiglia e facevano una piccola gita fuori porta (o anche solo in periferia, ad esempio a Capodimonte) per accendere un fuoco propiziatorio e festeggiare il Santo. La legna con cui il piccolo falò veniva acceso era spesso donata da amici e parenti, ed era a volte composta da resti dell’albero di Natale o dai pezzi di un vecchio presepe.
La pizza, le cui radici si perdono nella notte dei tempi ma che ha trovato in Napoli la propria vera patria, dà da mangiare agli italiani non solo in senso gastronomico, ma anche in senso economico. Nel nostro Paese circa 127.000 aziende si occupano di sfornare quotidianamente la pizza, per un totale di circa 8 milioni di “tonde” o tranci venduti ogni giorno: un giro d’affari di 15 miliardi di euro annui, che diventano 30 miliardi se si prendono in considerazione tutti i business collaterali. Ecco come l’eccellenza gastronomica italiana si trasforma anche in un’occasione di rilancio economico e di benessere.
Come festeggiare Sant’Antonio Abate e la giornata mondiale della pizza? Accendendo il forno di casa e mettendosi a impastare insieme alla famiglia e agli amici, o semplicemente concedendosi un “morso di felicità” in una delle tante ottime pizzerie che in tutta Italia mantengono viva la tradizione, non dimenticandosi di guardare al nuovo.
La pizza ha fatto passi da gigante nel corso della sua storia e ha preso tante forme diverse: la classica napoletana col cornicione in rilievo, la romana sottile e croccante, la “pala”, la pinsa, le focacce, e oggi anche i mille gusti delle proposte gourmet. Quello che non cambia è il buonumore che questo piatto economico, sano e sostanzioso regala a grandi e piccini.