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    “Lotto marzo”: le manifestazioni per la giornata della donna 2024
    L’associazione Non Una di Meno propone anche quest’anno la sua giornata di sciopero generale transfemminista, in accordo coi sindacati.

    Il collettivo “Non Una Di Meno” organizzerà anche quest’anno il suo “Lotto Marzo – sciopero transfemminista” con manifestazioni, cortei e parate in molte città d’Italia. Un modo per fare sì che la Giornata internazionale della Donna non sia più interpretata come una semplice festa ma come una giornata dedicata all’approfondimento dei divari di genere e alla lotta per la parità.

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    L’invito è a trasformare questa giornata in un vero e proprio sciopero delle donne e per le donne, che unisce le rivendicazioni propriamente femministe a una richiesta di stop alle guerre, a un superamento del modello antropocentrico e alla richiesta di un “reddito di autodeterminazione” per un welfare che risponda veramente ai bisogni delle donne e non solo. Come molte delle attività di NUDM anche questo sciopero mira a denunciare la violenza sulle donne, la violenza ginecologica e quella ostetrica.

    Questo non è uno sciopero tra virgolette, perché l’associazione NUDM è in contatto con le principali sigle sindacali che coprono le azioni in questa giornata. Sul sito ufficiale del collettivo si legge che “Nelle 24 ore del giorno 8 marzo 2023, quindi, tutte le lavoratrici sia del pubblico impiego che del privato possono scioperare perché esiste la copertura sindacale generale. Il che significa che puoi scioperare anche se nel tuo luogo di lavoro non c’è un sindacato di quelli che hanno indetto lo sciopero e/o indipendentemente dal fatto che tu sia iscritta o meno a un sindacato”.

    Per chi non lavora in grandi aziende è importante sapere che “È anche possibile, data l’estrema frammentarietà del mondo del lavoro contemporaneo, che in qualche luogo di lavoro privato – soprattutto tra quelli che non fanno riferimento alle maggiori confederazioni padronali – non sia stato indetto lo sciopero. In questo caso, rivolgiti al nodo di Non Una di Meno della tua città o a quello a te più vicino: è possibile provvedere all’indizione – tramite i sindacati – fino al giorno prima dello sciopero (fatta eccezione per i posti di lavoro sottoposti a L.146/90, i cosiddetti servizi pubblici essenziali, per i quali è necessario inviare la comunicazione al datore di lavoro almeno 10 giorni prima)”. C’è tempo dunque fino a domani per informarsi sulla pagina ufficiale di Non Una di Meno.

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    Cortei e manifestazioni per l’8 marzo sono stati indetti in diverse città italiane sia la mattina, per studenti e studentesse, sia il pomeriggio per permettere a chi non può o non vuole assentarsi dal lavoro di partecipare comunque. Le manifestazioni principali avverranno a Roma con partenza alle 10 dal Circo Massimo e a Milano, alle 9.30 in piazza Cairoli e poi alle 18.30 in piazza Duca d’Aosta.

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     Commenti (2)
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    1. ricdick963, Firenze (Toscana)
      Tranquilli che con scioperi e manifestazioni si bloccheranno i femminicidi, continuiamo così che si bene, la giusta condanna degli assassini è relativa (ironizzo per non piangere sulla stupidità dell'odierna società purtroppo).
    2. antar1, Reggio Calabria (Calabria)
      La lotta per la parità la devono fare anche gli uomini in merito all'affidamento dei bambini in caso di divorzio o separazione. Vado all'ufficio postale e vedo piú donne che uomini impiegate, in banca piú donne che uomini, chi deve lottare per la parità?
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