A volte le coppie si “rompono” molto prima dell’effettiva separazione. Spesso il motivo risiede in tre silenziosi killer che svuotano la relazione dall’interno, creando una distanza emotiva che prelude all’effettiva rottura. Ecco quali sono questi tre insidiosi fantasmi e come è possibile combatterli.
Quando cessa l’infatuazione, con essa ha termine anche l’idealizzazione dell’altro. È così che in molte coppie si accendono le critiche continue. Sotto l’eccesso di critiche spesso si nasconde il rancore verso l’altro, che ci si rende conto non essere il “principe azzurro” che si pensava all’inizio: in fondo si rimprovera il partner di non avere soddisfatto le fantasie che ci si era fatti su di lui.
In tutte le coppie si verifica un momento di crisi quando cessa la fase iniziale dell’infatuazione. Chi riesce a superare bene questa fase è chi si rende conto di avere bisogno di lavorare su se stesso e le proprie aspettative piuttosto che cercare invano di cambiare l’altro. Per chi non fa questo passaggio a livello mentale il rischio di rottura è significativamente più alto.
Tutte le coppie affrontano dei conflitti, ma alcune non riescono a sanarli fino in fondo. Resta così un “qualcosa” di non detto che continua a causare dei danni. Un altro comportamento di tipo difensivo si ha quando uno dei due partner sviluppa una dipendenza dall’altro e non riesce a comportarsi in modo sano di fronte ai litigi.
Quando si creano questi non detti la coppia non è unita dall’amore, bensì dal conflitto irrisolto. Si finisce così per proteggersi dal proprio partner, anziché affidarsi a lui con fiducia. Questa condizione può scatenare, a lungo andare, prima una rottura emotiva e poi una separazione reale.
Così come i conflitti irrisolti, anche l’evitamento dei conflitti può rovinare una coppia. Mentre nel caso precedente il problema erano i comportamenti difensivi messi in atto dopo un diverbio, in questo caso c’è da parte di un soggetto il totale evitamento delle occasioni di litigio per paura della reazione dell’altro.
In questo caso a unire la coppia non è più l’amore, ma la paura. La persona più dipendente tollera qualsiasi cosa per non giungere a un confronto con l’altra e così facendo aliena se stessa. A lungo andare si possono creare problemi di distanza emotiva che possono sfociare in una rottura.
La soluzione per avere una coppia sana e felice non sta nell’evitamento dei problemi, né nel mettersi sulla difensiva quando c’è un conflitto e neppure nell’idealizzazione dell’altro: è importante, per mantenere vivo l’amore, adottare una comunicazione amorevole, ma comunque franca e obiettiva. Ciascuno dei partner, in una coppia felice, può esprimere con assertività le proprie esigenze emotive e sentire che dall’altra parte ci sarà una risposta altrettanto sana. È proprio vero che la comunicazione è il tema più importante quando si è in coppia.