Secondo un recentissimo sondaggio, il 63% delle persone dichiara che la differenza di età in una coppia non conta e nella ricerca di un partner contano molto di più i valori e gli obiettivi comuni. In particolare, il 59% delle donne si dice disposto a frequentare partner più giovani, cosa che sovverte il tabù che fino ad ora è esistito sulle coppie intergenerazionali “al femminile”.
Infatti, se siamo abituati dallo star system e non solo a vedere uomini avanti con gli anni in compagnia di donne poco più che ventenni, l’opposto (donna matura e giovane uomo) finora ha fatto ancora un po’ paura. Queste coppie erano accompagnate inevitabilmente dallo stigma della “cougar”, la predatrice sessuale che non si rassegna all’avanzare dell’età.
Quando Brigitte Macron sposò il suo ex allievo del liceo e quando Madonna decise di uscire con un ventenne fioccarono i titoloni sui giornali. La settantenne Fiorella Mannoia, sposata felicemente con il musicista quarantaquattrenne Carlo Di Francesco, ha mantenuto a lungo nell’ombra la sua relazione. Le uniche donne che hanno evitato, per la maggiore, gli sguardi indignati, sono quelle che dimostrano meno della loro età o sono particolarmente avvenenti (stigma nello stigma): ad esempio Elisabetta Canalis e Heidi Klum, in una relazione con uomini di 15 e 16 anni di meno.
Oggi, per fortuna, le cose stanno lentamente cambiando. Secondo la sessuologa e psicoterapeuta Roberta Rossi, come è caduto il gap di genere, nel 2024 sta cadendo anche l’age gap e tutti siamo più liberi di guardarci intorno a 360 gradi.
La scelta di fidanzarsi con una persona di età molto diversa risiedono spesso nelle dinamiche psicologiche che si creano. Per le persone più mature, la scelta di un compagno/a più giovane porta vitalità e freschezza nella relazione, mentre i più giovani trovano nella compagnia dei più grandi pazienza, comprensione e rassicurazione. Questo vale anche per il lato erotico della relazione.
Si tende a pensare, e talvolta è vero, che le coppie con grande differenza di età nascano come compensazione di frustrazioni o complessi irrisolti. Oggi però vediamo che le coppie con grande age gap, superata la fase della pura passione, costruiscono anche progettualità comuni. Stiamo normalizzando, insomma, quello che fino a poco fa era visto come un puro strappo alle regole, come pura trasgressione.
Una coppia con un’importante differenza d’età può funzionare? Certamente, ma una relazione di questo tipo richiede consapevolezza, impegno e capacità di adattamento per gestire le possibili sfide legate alle diverse fasi della vita. Più della differenza d’età, ciò che conta in una relazione è la maturità emotiva e la qualità della comunicazione tra i partner. Se entrambi sanno comunicare in modo aperto e onesto, gestire i conflitti in maniera costruttiva e rispettarsi, allora l’età diventa solo un numero.