Per qualcuno, Ferragosto è l'apice dell'estate; per qualcun altro, più malinconico, l'inizio della fine del periodo vacanziero. Si tratta di una festa tenuta in grande considerazione nel nostro Paese fin dai tempi antichi, anzi, antichissimi.
Ferragosto deriva infatti dal latino Feriae Augusti, "il riposo di Augusto". A istituirlo, nel 18 a.C, fu proprio l'imperatore Ottaviano Augusto, da cui prende il nome anche il mese di agosto stesso. La ricorrenza prende origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli. Erano dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio della terra e della fertilità.
Augusto impresse il suo nome su questa antica tradizione che divenne ufficiale in tutto l'impero e che veniva celebrata il 1 agosto di ogni anno. I contadini, in questa occasione, portavano i loro auguri ai proprietari terrieri e ricevevano in cambio dei doni in denaro; si organizzavano banchetti e corse di cavalli, mentre i buoi e gli altri animali da soma venivano adornati di fiori ed esentati dal lavoro per un giorno. La festa, in realtà, non terminava col primo del mese ma si estendeva per diversi giorni, tra i quali era importante il 13, la festa di Diana.
Alcune di queste tradizioni romane sono sopravvissute in epoche successive: la mancia che i proprietari elargivano ai contadini divenne obbligatoria all'epoca dello stato pontificio, mentre le corse dei cavalli rivivono, in piccolo, nelle "corse degli asini" di diverse località rurali italiane; inoltre, l'usanza di adornare con fiori i buoi si ritrova nel Palio dell'Assunta che si svolge a Siena il 16 agosto.
Ma come mai noi festeggiamo il 15 agosto e non l'1? Lo spostamento della festa fu deciso dalla Chiesa Cattolica, che volle far coincidere Ferragosto con la solennità dell'Assunzione di Maria in Cielo. Secondo le credenze di alcune Chiese, poi ufficializzate dalla Chiesa Cattolica, la madre di Gesù sarebbe salita in cielo, al termine della sua vita, non solo con lo spirito ma anche con il corpo. La festa dell'Assunzione iniziò a essere celebrata nel quinto secolo d.C e si diffuse poi rapidamente.
Ma il Ferragosto non ha sempre goduto della stessa popolarità. Possiamo seguire la "fortuna" di questa festa analizzando i vecchi giornali per verificare se e quanto ne parlino. Uno studio simile è stato condotto dall'azienda Expert System. Si è notato che dal 1876 alla fine della Prima Guerra Mondiale si parlava molto poco di questa festività, e quindi sembra che fosse un fenomeno di scarso interesse per l’opinione pubblica. Dagli anni ’20 in poi comincia invece ad affermarsi, riscuotendo sempre maggior attenzione e spazio sulla stampa, fino agli anni ’60 e ‘70 quando scoppia un vero e proprio boom del mito del Ferragosto.
È proprio negli anni '20 che la festa inizia ad essere associata al turismo. E il "bollino nero" che noi ben conosciamo sulle autostrade, all'epoca esisteva sui treni diretti nelle località di villeggiatura. Ecco una testimonianza sulle partenze per il Ferragosto 1926.
“La conquista del posto è stato, naturalmente, il problema di più difficile soluzione. Quando un treno non poteva più contenere neppure il famoso grano di miglio e si annunciava che sarebbero state attaccate altre vetture, un grido di soddisfazione prorompeva dai rimasti a terra- Ma le vetture arrivavano già zeppe di gente che aveva previsto o saputo in tempo la cosa.”
Dal Ferragosto 1931 al settembre 1939, la voglia vacanziera del popolo venne favorita dall'istituzione dei "Treni popolari speciali " a prezzo ridotto per permettere le gite fuori porta, che per la prima volta portarono anche gli italiani poco abbienti verso il mare, la montagna e le città d'arte. Fu allora che nacque anche la tradizione del pranzo al sacco.
Nell'Italia degli anni '60, in pieno boom economico, la settimana di Ferragosto coincideva con la chiusura delle fabbriche e produceva quindi corse in massa sulle spiagge; rispetto ad altri Paesi, dove il periodo delle ferie sembra più esteso, le aziende pubbliche e private tendono ancora a comportarsi così, concedendo più facilmente ferie in estate. Per questo, e per il peso della tradizione, da noi la ricorrenza è ancora piuttosto sentita.
Il 15 agosto, sempre in quel periodo, diviene anche il giorno delle grandi mangiate: non più il vecchio panino al sacco, ma un vero "Natale estivo" con portate dall’antipasto al dolce fino all'anguria conclusiva, vero simbolo dei pranzi di Ferragosto.
Oggi giganteschi, a ferragosto, non sono i pranzi ma i prezzi: per questo e per l'affollamento, molte persone tendono a prendere le ferie in altri periodi. Ma una tradizione è una tradizione, e non vi si rinuncia facilmente: nonostante il Coronavirus, infatti, anche quest'anno alberghi e bnb d'Italia si riempiranno. Al 30 luglio, Booking registrava nel nostro Paese il 79% di disponibilità esaurite.
Che siate al mare, ai monti o in campagna, non ci resta che augurarvi un buon Ferragosto!