Ti sei lasciato alle spalle una storia che non funzionava più, convinto che fosse la decisione migliore. Magari c’erano abusi verbali e psicologici, o magari semplicemente le strade si erano divise, con la perdita di interessi comuni e l’affievolirsi dei sentimenti. Sai di aver protetto te stesso scegliendo di dire addio a una relazione simile eppure… l’ex ti manca.
Quando viviamo una relazione, anche disfunzionale, quel che facciamo è creare uno spazio psicologico condiviso, che è abitato dalle emozioni, dai progetti in comune, dai momenti brutti sì, ma anche da quelli belli. Anche se diciamo addio a una persona, questo spazio psicologico sopravvive nel tempo. E ogni volta che ci torniamo, ecco che arriva la nostalgia.
Continuare da solo un progetto che prima era comune, ripetere un gesto che facevi spesso insieme al partner, ripassare per i posti che avete frequentato insieme… tutte queste cose ti riportano nello spazio psicologico del passato e accendono la malinconia. In particolare sono i ricordi positivi i più insidiosi, proprio perché fanno venire voglia di tornare al passato.
Ricordare positivamente un partner, anche se ti ha ferito, non è un male. Degli studi hanno dimostrato che la nostalgia è in qualche modo funzionale: serve ad alleviare il disagio causato dalla mancanza di una persona importante. È controintuitivo, ma è così: la nostalgia può allontanare, almeno in parte, il dolore. Infatti la tristezza e la solitudine sono colmate dall’avanzare dei ricordi positivi, che agiscono come un balsamo per la psiche. E anche se il risultato è dolceamaro, è comunque meglio che avvertire un profondo senso di vuoto.
La nostalgia è dunque qualcosa a cui dovresti abbandonarti? No, attenzione. Spesso, sull’onda di questo sentimento, ci si predispone a fare passi falsi. Il desiderio più comune per chi sente nostalgia dell’ex è provare a ricontattarlo per ricostruire un legame (o la parvenza di esso). Ma il rapporto, anche se fosse recuperabile, non potrebbe mai tornare a essere come lo vorresti. La nostalgia edulcora la realtà, portando alla luce solo i ricordi positivi, e potrebbe farti dimenticare i buoni motivi per cui hai deciso di interrompere la relazione: motivi che continuerebbero a sussistere.
La nostalgia, insomma, non è un segnale del fatto che dovresti provare a riallacciare un rapporto. È qualcosa che può capitare anche a chi, in questo rapporto, ha vissuto un vero e proprio inferno.
Molti psicologi suggeriscono, quando una relazione finisce, di praticare il distacco. Ciò significa evitare di sentire l’ex partner, liberarsi degli oggetti che gli appartengono, resistere alla tentazione di ricontattarlo. E resistere, anche, all’idea illusoria di essere “guarito” prima del tempo. Quando si prova nostalgia, di solito, significa che non si è ancora pronti a ricominciare con la propria vita. È per questo che dovresti stare molto attento a non reimmergerti in un gorgo di tossicità.
La nostalgia non è da demonizzare: è un sentimento nobile, che va vissuto e attraversato, ma non può essere la scusa per ricontattare l’ex partner. Dentro di te sai già quanto “riscaldare la minestra” sarebbe dannoso, perciò non cedere e prova piuttosto a guardarti intorno.
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