Se sei un amante dei mici, sappi che non sei il solo. Il gatto è, da millenni, un amico fedele per l'uomo e uno degli animali da compagnia più amati al mondo. Grazie anche ai social network, invasi continuamente dalle loro foto dolci o divertenti, nell'ultimo decennio i gatti sono diventati una vera e propria ossessione collettiva e il rapporto tra felino e uomo occupa sempre di più il nostro tempo e i nostri pensieri.
Come sai, tutti gli animali hanno un loro carattere unico e personale. Ci sono, dunque, gatti coccoloni, riservati, pigri e chi più ne ha più ne metta! Ma, un po' come accade per i cani e come siamo abituati a reputare ovvio per i bambini, anche i gatti ereditano parte del carattere dal proprio "genitore", ovvero il padroncino/a.
D'altra parte, quasi tutti i proprietari di gatti si sentono investiti di un ruolo simil-genitoriale e riversano le proprie convinzioni e attitudini nel rapporto, più o meno ansioso, con l'animale.
L'Università di Exter, nel Regno Unito, ha deciso di interessarsi alla psicologia dei gattari e ha pubblicato recentemente uno studio, frutto di anni di incontri e questionari, nel quale distinguono "5 tipi di gattari".
Riproponiamo i risultati nell'elenco qui sotto, ma prima aggiungiamo un'osservazione: la suddivisione tra i tipi corrisponde moltissimo, a nostro avviso, a quella che si farebbe tra i comportamenti dei genitori di figli adolescenti!
Come a dire: se il cane, così dipendente dall'uomo, viene spesso chiamato "il nostro bambino", il gatto è quasi "il nostro ragazzo".
Date un'occhiata alle tipologie. Per caso vi riconoscete in una di esse?
Gattaro #1: il preoccupato.
Il gattaro preoccupato ha talmente paura che il proprio gatto si perda, si faccia male, venga investito da una macchina o perda un occhio in una lite coi suoi simili che lo tiene sempre chiuso in casa. D'altra parte, si preoccupa di fornirgli esperienze gradevoli in questa condizione di "prigionia": passa del tempo con il gatto e lo fa giocare. Accetta che il felino vada a caccia, ritenendo il comportamento predatorio un fatto giusto e naturale (anche se in casa c'è poco da cacciare, a dire il vero).
Gattaro #2: il libertario.
Il gattaro "libertario" crede che il più importante tra i diritti del suo micio sia, appunto, la libertà di seguire il proprio istinto: lo lascia vivere, pertanto, come se fosse un animale selvatico. Il gatto del libertario può uscire sempre e comunque e il suo padrone non si preoccupa molto della sua sicurezza, confidando che se la caverà da solo e tornerà a casa se avrà bisogno di una cuccia calda o di un boccone.
Gattaro #3: il guardiano tollerante.
Si tratta di una via di mezzo tra le prime due tipologie. Il "tollerante" preferisce che il proprio gatto non vada in giro di notte ma accetta che possa uscire durante il giorno senza limitazioni. Nonostante sia a conoscenza che la caccia è un comportamento naturale per il felino, il "tollerante" non ama l’idea che esso uccida altri animali, causando loro sofferenza. D'altronde, poiché il suo gatto è libero di circolare per strade e campagne, non può impedirgli in alcun modo di cacciare.
Gattaro #4: il custode coscienzioso.
I "coscienziosi" sono tipi che si pongono molti problemi etici nel costruire un rapporto col proprio gatto. Temono i pericoli che il micio corre fuori casa ma sanno andare contro se stessi e permettergli di uscire, quando più volentieri lo confinerebbero. Disapprovano totalmente il fatto che il loro gatto vada a caccia perché sono convinti che questo possa essere un rischio per la fauna selvatica, cui in quanto animale domestico non appartiene. Ritengono che il padrone debba avere una forte carica di responsabilità rispetto al controllo del gatto.
Gattaro #5: il "vivi e lascia vivere".
Il gattaro "vivi e lascia vivere" si preoccupa per il proprio micio ma adotta un atteggiamento che potremmo definire zen. Conscio che il gatto ha una vita spericolata, questo tipo di gattaro cerca di lasciar evaporare la propria ansia e considera il felino un ospite gradito, che può essere o non essere presente in casa. Ciò che differenzia questo quinto tipo dal secondo, quello dei libertari, è una maggiore coscienza dei rischi che il micio corre per strada: alla fine, però, l'atteggiamento è molto simile.
E tu? Che tipo di gattaro sei?