Dobbiamo partire da un presupposto fondamentale: uomini e donne sono simili, più di quanto crediamo. In fin dei conti siamo persone e, in quanto tali, abbiamo gli stessi desideri: sentirci amati, compresi e rispettati; essere apprezzati per il nostro modo di essere e di agire. Gli uomini provano emozioni e sentimenti, esattamente come le donne. Esiste un unico scarto e si chiama educazione. Le donne, infatti, sono normalmente abituate a rendere manifesto il loro mondo interiore. Gli uomini, invece, hanno più difficoltà nell’esternare quello che provano, soprattutto se fin dall’infanzia sono stati esortati a non farlo. Con il passare del tempo, però, questa diversità è divenuta sempre meno evidente e non è infrequente incontrare uomini capaci di mettere totalmente a nudo la propria emotività.
In ogni caso, la domanda di fondo è questa: cosa rappresenta l’amore per gli uomini e cosa differenzia la loro concezione di questo sentimento da quella delle donne?? La prima cosa da fare è sicuramente l’eliminazione di tutti gli stereotipi, tipici della mentalità femminile. Per molti aspetti l'uomo e la donna si somigliano, anche se in campo sentimentale effettuano delle scelte differenti secondo la loro diversa concezione dell'amore. Per entrambi l'amore è quel forte sentimento che li cattura attraverso la passione che non può esistere da sola e che rende il rapporto sano e duraturo. A differenza della donna però, l’uomo vive l’amore in modo diverso, non lo concepisce come valore unico ed assoluto e non si lascia scalfire dalla sua forza, tendendo a non farsi prendere solo dai sentimenti.
A volte l'uomo non è capace di esprimere le proprie emozioni, soprattutto quando la donna lo vuole più sensibile e più passionale e lui, invece, vive la relazione in modo più razionale. In realtà, proprio quando sembra che l'uomo sia disinteressato o superficiale, al contrario manifesta la sua sensibilità e il suo bisogno di affetto, che può essere colmato da una relazione serena, fondata sul rispetto e sulla comprensione.
Lungi da ogni cliché che dipinge gli uomini come egoisti, dominatori, superficiali, poco sensibili, maschilisti, la questione riguarda semmai l'ascolto, il parlare e dunque il comprendersi davvero. E l'unica certezza che sembrano avere gli uomini, quello che davvero credono di aver capito bene, è che le donne abbiano soprattutto grandi aspettative sentimentali piuttosto che sessuali, quindi cercano dolcezza, complicità, attenzioni, cura, protezione, romanticismo. E se la tenerezza è drammaticamente antitetica al sesso per molti maschi, qualcuno più sgamato ha invece scoperto che la dolcezza è la via maestra verso il sesso, e racconta le aspettative della partner in un modo non tanto diverso dalle proprie: rapporti più “aperti”, giochi di dominazione e via così.
C’è però una differenza tra uomini e donne, una discrepanza piuttosto evidente e abbastanza ovvia. Ed è una diversità che riguarda l'amore, o per meglio dire, il senso e il significato che si dà all’amore e alla relazione di coppia. Cioè: donne e uomini (in genere, parliamo generalizzando, per rendere efficace il nostro ragionamento), interpretano, vivono e considerano l’amore in modo completamente diverso rispetto alle loro vite (e alla vita in generale).
Gli uomini, nella maggior parte dei casi, vivono l’amore – anche quando li coinvolge e li emoziona autenticamente – come uno dei tanti aspetti della vita, uno dei tanti ambiti nei quali si muovono, agiscono e si realizzano come persone. Le donne, invece, di ogni livello e di ogni categoria, tendono a vivere l’amore come l’aspetto più “importante” della loro vita, l’ambito nel quale investire tutte le loro energie, rinunciando senza esitazione a investire in altri campi, a realizzarsi in ambiti che potrebbero non solo ricompensarle molto di più rispetto a come mediamente le ricompensa la vita sentimentale, ma che potrebbero anche consentire loro di essere felici e di trovare la serenità indipendentemente da una piena realizzazione sentimentale. Abdicando a se stesse e al proprio potere per mettere la propria presunta serenità nelle mani di qualcuno che non ha nessun diritto, nessun dovere e nemmeno, come spesso capita, nessun potere, e quindi nessuna capacità di risolvere o di elargire serenità per chicchessia altro/a. E non si può certo dire che lo stesso capiti agli uomini e per gli uomini: un uomo sano considera l’amore e la vita di coppia come uno dei tanti ambiti in cui realizzare se stesso, non certo l’unico e/o il più importante. Magari prioritario, ma alla pari di altri.
Un uomo, in genere, non “lascia correre” e/o anche andare alla malora la propria vita per l’amore. E’ molto più probabile che “usi” e consideri l’amore e la relazione di coppia (e la famiglia) come stabilizzatori e facilitatori della propria vita e del proprio successo in altri ambiti.
Non in senso utilitaristico, si intenda bene, ma in senso emotivo: gli uomini realmente sani e forti dal punto di vista emotivo non per niente non tollerano la “drammaticità” emotiva di molte donne sull’amore (e anche su altro). Per loro la relazione deve essere un’isola felice di pace e di tranquillità, non un luogo dove le emozioni sono sempre all’insegna del parossismo e dell’esagitazione. Ecco perché con loro le rompiscatole e quelle che hanno la mania del controllo non durano niente.
C’è di più: gli uomini che non hanno un approccio sano all’amore e alle relazioni, ma abusivo, predatorio e perverso, i misogini, i seduttori seriali, allo stesso modo non ne sono così ossessionati come la loro controparte femminile, cioè le donne che prendono di mira, quelle che sono le loro prede perfette, perché presentano determinate fragilità (“le donne che amano troppo”, per usare una definizione di facile comprensione).
Anche per loro, la relazione e l’amore non sono così centrali e totalizzanti. Sono semmai un mezzo per raggiungere un fine. Questi uomini, attraverso l’abuso e l’atteggiamento predatorio, cercano di recuperare un senso del valore del sé, inesistente e irrecuperabile, ma non si precludono altre vie. Non per niente molto spesso sono uomini che nel mondo hanno un grande successo, per il quale si sono impegnati (forse, in questo caso, con la stessa morbosa ossessione delle donne che si dedicano all’amore e a null’altro, ma con maggiore fortuna, per ovvie ragioni).
Cioè, le donne quando si rovinano per amore si rovinano. Punto. Un uomo “perverso” incanala la propria perversione nella distruzione dell’altra persona (o di altre persone) e nella costruzione del proprio successo mondano (che non è la felicità o l’equilibrio o il benessere, sia chiaro).
Da che cosa viene questa grande differenza tra uomini e donne nel considerare l’amore? Di certo dalla “cultura”, dall’educazione ricevuta. Dal “pensiero dominante” che è ancora focalizzato sulla concezione della donna come “angelo del focolare”, contenitore e dispensatore di emozioni e sulla concezione dell’uomo come “impegnato a costruire nel mondo”. Le donne, dunque, cercano la propria “ricompensa” e “gratificazione” nella realizzazione sentimentale e gli uomini in quella del successo “esteriore”.
Eppure, non c’è persona al mondo che non sia consciamente o inconsciamente consapevole del fatto che se compie e determina la propria autonomia e la propria indipendenza attraverso il raggiungimento di un risultato significativo per sé, tutto il resto della sua vita diventa più facile, la serenità è più facilmente raggiungibile.
Qual è, dunque, il senso di questo discorso? Offrire delle riflessioni utili su questa fondamentale differenza tra uomini e donne. Gli uomini sono “orientati” a se stessi, al successo personale, al perseguimento e alla tutela del proprio interesse (nei mille modi in cui questo si possa definire). Alla soddisfazione dei propri bisogni e delle proprie esigenze. Al proprio piacere. Le donne NON sono orientate a se stesse e al proprio interesse e accade a molte di loro di perdersi per amore.
Certo non mancano esempi di donne che tutelano se stesse e il proprio interesse come non mancano casi di uomini che si perdono per amore. Ma si tratta di esempi e casi davvero rari.
Per concludere allora, ricordiamoci tutti di investire bene il nostro tempo e le nostre energie, affinché l’amore non diventi un’ossessione, ma una leva per il proprio successo personale a tutto tondo. Perché ci porti entusiasmo e vitalità e non infelicità e cupezza. Scopriamo come vivere l’amore al cento per cento, per noi stessi.
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