Se riflettiamo sul recente passato e sulla condizione sociale delle coppie, fino a 40 anni fa, gli stereotipi più diffusi erano ancora riconducibili alla cultura post bellica, simili alle famiglie matriarcali del primo ‘900. Nonostante le grandi trasformazioni innescate dai movimenti studenteschi del ’68, il rinnovamento culturale e sociale è avanzato di pari passo con la diffusione dell’informazione a livello planetario, culminando con l’avvento dell’era digitale – inizialmente legata al computer e a internet – e che successivamente si è ulteriormente concretizzata con la comparsa dei telefoni cellulari all’inizio degli anni ‘90. A quasi 30 anni di distanza e con l’avvento dei social, possiamo affermare che l’evoluzione della coppia, ha compiuto un “mutamento genetico” radicale e definitivamente rinnovato, che ha generato nuovi equilibri sociali, e soprattutto nuove condizioni economiche. Per banalizzare metaforicamente, potremmo sostenere che rispetto alle famiglie del secolo scorso, oggi non è sempre la donna che si occupa dei figli, e non è sempre l’uomo che si occupa del sostentamento della famiglia.
Parallelamente anche i “modelli di riferimento” femminile e maschile hanno subìto profonde trasformazioni. Femminilità e maschilità del 3° millennio sono molto diversi e prescindono dalla capacità di rispecchiare un ruolo sociale precostituito, anche in relazione al rapporto con il sesso opposto. L’essenza dell’essere donne o uomini, non dipende più da modelli culturali predeterminati, ma dai vari ruoli convenzionali che la società attribuisce, imponendo di adattarsi a compiti e lavori sempre più complessi, pur dovendo ricalcare-rispettare gli “antichi” mestieri di fidanzati, coniugi, genitori o amanti.
Prendiamo in esame la femminilità. Oltre ad essere ancora perfettamente in grado di rivestire quei ruoli storicizzati cui si accennava sopra, esistono altre e più complesse qualità uniche, che caratterizzano le donne che assumono anche compiti che si credevano riservati agli uomini. Oggi, al contrario delle generazioni precedenti, che hanno dovuto lottare per ottenere un minimo di parità di genere, le donne hanno la possibilità di realizzarsi in totale libertà, di seguire le loro passioni, di concretizzare le loro ambizioni nel lavoro, di essere autonome e soddisfatte. Lo stesso discorso può essere esteso anche all’idea di maschilità che non può dipendere da uno standardizzato e limitato concetto sociale del machismo, vale a dire essere capace solo di rivestire il classico ruolo di conquistatore della donna, per farne la propria compagna di vita, sposarsi e lavorare per mantenere i figli.
Quindi quali potrebbero essere le pratiche giuste per esaltare e vivere serenamente la propria femminilità o maschilità, nella declinazione contemporanea dei termini sopra descritta, e quali indicazioni possono valere sia per le donne, sia per gli uomini?
Proviamo a dare alcuni suggerimenti senza alcuna presunzione dottrinale o affermazioni inconfutabili, ma semplici spunti che possono servire per una prima analisi della vostra condizione e dei vostri desideri, fino a dotarvi degli strumenti, non esaustivi ma propedeutici, per analizzare senza giudicare, al fine di evidenziare gli aspetti migliori di noi stessi e di conseguenza magnificare il riscontro positivo da parte degli altri.
Innanzi tutto è importante capire quali caratteristiche ci rendono unici. È vitale imparare a conoscere le proprie competenze e le attitudini per trasformarle in carte vincenti nel gioco della vita. Facciamo un’analisi delle nostre conoscenze e impegniamo la nostra energia in quello che sappiamo fare meglio per potenziare al massimo i nostri risultati, ne avremo un ritorno sia in termini economici, sia in soddisfazione personale.
Da non trascurare, le nostre abitudini, i nostri interessi (musica, cinema, teatro o altri hobby), le passioni per lo sport, per il ballo, per i viaggi, ma anche i nostri difetti, non dobbiamo né soffocarli, né rinunciarvi, ma semplicemente “utilizzarli” e trasformarli in punti di contatto, tentando di condividerli quanto più possibile con il partner, e quando non siano conciliabili e i compromessi risultino più faticosi di quanto non siano appaganti i successi, beh, forse è bene riflettere se proseguire su quella strada o se non sia il caso di scegliere percorsi alternativi.
Un altro aspetto fondamentale, oggi è la cura del corpo. Mantenersi in salute e in forma fisica, vi farà sentire adeguate/i e all’altezza in ogni circostanza, sul lavoro e nella vita privata. Una donna o un uomo curati esteticamente, che si identifivano anche nel modo di vestire con un preciso stile che sappia valorizzare la propria fisicità, riscuote un notevole successo in società e nei rapporti sentimentali. Condizione imprescindibile è sapere accettare il proprio aspetto, senza tentare inutilmente di emulare ideali irraggiungibili. Conservate la vostra personalità e non passerete inosservati.
Se il lavoro rappresenta per voi una parte importante della realizzazione personale, ricordate che l’emotività è una caratteristica considerevole per accrescere la propria leadership. L’intelligenza emotiva è anche la capacità di intuire i bisogni e anticipare le soluzioni, oltre che uno strumento essenziale per arricchire la vostra empatia e di conseguenza veder riconosciuta la vostra autorevolezza. E se non siete voi il capo, comunque otterrete il rispetto e la collaborazione dei colleghi.
Un altro aspetto da non sottovalutare attiene ai cinque sensi, la percezione sensoriale da coltivare, da esaltare, da utilizzare come armi di seduzione, ma anche come strumenti di protezione e di esaltazione della propria indole femminile e maschile. Un argomento che merita di essere trattato nel dettaglio in un prossimo inserto.
L’ultimo consiglio è lasciarvi guidare dai desideri, come ha scritto Alessandro Baricco in un bellissimo passo tratto dal romanzo Oceano Mare:
“Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai...”
Quindi ricordate che non c’è nulla di più femminile e attraente per una donna e nulla di più maschile e affascinante per un uomo, che saper essere se stessi e tendere a diventare la persona che si desidera. E anche sognare, a volte aiuta a mantenersi più vivi; inseguire un sogno, se il coraggio ci sorregge fino a realizzarlo, può addirittura rendere felici.