Il mare rappresenta per la quasi totalità delle persone l’idea di svago, rilassatezza ma anche di avventura e un certo qual senso di ignoto. Quando si è al mare ci si tuffa letteralmente nel paesaggio dove acqua e cielo si incontrano e gli spazi sconfinati predominano. Il colore predominante è l’azzurro, sopra con il cielo e sotto con l’acqua che ad ogni essere umano comunica un senso di benessere ineguagliabile.
Se pensiamo che ogni essere umano è composto al 70% di acqua si capisce il perché questo elemento abbia questo potere attrattivo su di noi, ovunque la si trovi: ruscelli, fiumi, laghi e mare. Non serve tuffarvisi per assaporare il grande benessere psicofisico che essa trasmette alle persone.
A differenza di altri bacini il mare aggiunge all’elemento acqua anche due scenari che s’intersecano: orizzonti sconfinati e i movimenti delle onde che variano di minuto in minuto la morfologia del mare. Il mare è come la vita, a momenti di calma si alternano turbolenze e movimenti ondivaghi, il più delle volte difficilmente preventivabili.
Essere davanti al mare è come essere davanti alla propria vita ed è per questo che l’acqua azzurra e le onde che la increspano esercitano questo fascino intramontabile che si traduce in senso di benessere e rilassatezza. Vi è da dire che esso viene ricondotto dagli esperti per lo più ad un effetto rigenerante sotto il profilo fisico, con abbattimento dello stress, più facilità a pendere sonno, miglior appetito, ecc.
Ora l’attenzione si è allargata a considerare i benefici sul fronte psicologico, nel tentativo di intravvedere una connessione tra i due ambiti. Ebbene, è dimostrato che vedere una distesa d’acqua marina rasserena la mente e riduce l’ansia, a ciò si aggiunge un rafforzato legame con la natura e una proiezione empatica verso gli altri.
Del resto è provato il potere dei colori sulla nostra mente, la cosiddetta cromoterapia; l’azzurro dell’acqua o il verde di un prato o di un albero fanno scattare sensazioni piacevoli e rassicuranti. Qualche autore ha coniato il termine di mente blu, dove il colore sta per il collegamento tra il pensiero e l’acqua, contro il termine di mente rossa, dove il colore identifica la nozione di stress. In mezzo alla natura lo stress si affievolisce e gradualmente ripulisce la mente fino ad allentare le tensioni accumulate e a rifiorire nel colore blu, lo stesso dicasi per il verde della montagna.
È stato poi riconosciuto che anche le performance intellettuali risentono dello stato di benessere rappresentato dalla vicinanza al mare, la capacità di concentrazione aumenta e di lì il rendimento scolastico o lavorativo atteso.
Naturalmente non è solo la visione del mare a provocare questi benefici effetti: tuffarsi in esso e lasciarsi avvolgere dall’acqua ritempra corpo e anima in un abbraccio simbolico fra rilassamento muscolare e leggerezza dello spirito. E allora, come facevano i medici di un tempo, anche noi di Nirvam vi consigliamo almeno una piccola gita al mare quest’estate!