Qualche tempo fa lo scrittore francese Yann Moix, durante la presentazione di un suo libro, ha dichiarato che dall'alto dei suoi cinquant'anni non potrebbe mai trovare attraenti le proprie coetanee. Nel corso del dialogo col pubblico, lo scrittore ha difeso la sua posizione dichiarando che sia ovvio che un corpo giovane risulti molto più attraente rispetto a uno di mezza età. Questo intervento ha, chiaramente, suscitato indignazione e polemiche alle quali ci sentiamo di associarci. Non è politically correct affermare che un uomo o una donna di mezza età possono essere altrettanto attraenti di due ragazzi: è semplicemente un dato di fatto.
Secondo la psicologa Monica Morganti, molte persone sono convinte che la bellezza (e quindi la potenzialità di attrarre) sia massima negli anni della prima giovinezza e vada inesorabilmente calando con l'età. Questo è a tutti gli effetti un pregiudizio culturale che ha il risultato di distorcere completamente i piani di un sano ragionamento. Il corpo di un ragazzo o di una ragazza sotto i trent'anni si mostrano al massimo della loro tonicità e della loro forza, ma questo non ha nulla a che fare con il mistero della seduzione e dell'amore. Affermare che la perfezione delle forme coincida con la potenzialità attrattiva di una persona è semplicemente sbagliato.
La seduzione non nasce dalla pura apparenza ma da ben altri fattori, e questi non dipendono dall'età ma piuttosto dalla percezione di sé. Un uomo o una donna che curano il proprio corpo e il proprio vestire e si considerano attraenti finiscono inevitabilmente per affascinare, senza contare che l'attrazione chimica provocata dai feromoni non ha una data di scadenza. Insomma, non è l'apparenza che conta, bensì il comportamento che si ha nei confronti degli altri, il quale è uno specchio di ciò che pensiamo di noi stessi.
Ecco però che gli stereotipi dilaganti mostrano il loro effetto negativo: se a cinquanta o sessant'anni ci si considera troppo anziani per risultare attraenti, si finisce per adottare atteggiamenti inconsci che andranno a confermare questo pregiudizio.
Con l'età, è normale che i "pretendenti" diminuiscano e la stessa spinta seduttiva della persona vada a ridursi un po': i motivi sono innumerevoli e vanno dalla molteplicità delle esperienze vissute (come gli strascichi delle relazioni passate) a motivi fisiologici (per le donne, la menopausa può portare a un calo della libido). Ma la dott.sa Morganti consiglia sia agli uomini che alle donne di prendersi attivamente cura del proprio desiderio, coltivandolo nel tempo senza mai abbandonarlo. La chiave è lasciar perdere giudizi e pregiudizi permettendosi di amare ed essere amati, con il livello di profondità che si vuole, qualsiasi sia il numero scritto sulla carta di identità.