L'uomo ideale (secondo l'approccio evoluzionistico)
Se fossimo ancora nella preistoria, come sceglieremmo il nostro partner? Ci sono dei tratti che reputiamo desiderabili tuttora e che sono comuni ai nostri antenati?
Esiste un campo della psicologia, la psicologia evoluzionistica, che negli ultimi anni si sta sforzando di dare risposte a temi molto urgenti e attuali come la propensione di certe persone al suicidio, all'aggressività o alle violenze di ogni genere. Ma in realtà il campo di elezione di questa psicologia, almeno fino a qualche tempo fa, è stato studiare e definire come ci riproduciamo, ovvero perché scegliamo l'uno o l'altro partner per creare una relazione stabile e poi una famiglia.
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Il motivo per cui gli psicologi evoluzionisti sentono di avere ancora qualcosa da dire su come e perché scegliamo un partner oppure un altro è dato dal fatto che i nostri modelli primordiali, i quali improntavano la nostra ex vita da cacciatori e raccoglitori, sono estinti da centinaia di migliaia di anni ma hanno lasciato una traccia prepotente nella nostra genetica.
L'obiettivo principale della riproduzione umana sembra essere l'intento di preservare i nostri geni, intento che si mostra comune sia ai maschi che alle femmine. Tuttavia, tra uomini e donne, sembrano esserci criteri un po' diversi nella definizione del partner ideale.
Vediamo ora le cinque caratteristiche che, secondo la psicologia evoluzionistica, rendono un uomo particolarmente attraente nei confronti del sesso femminile. Se non rientrate in queste categorie, non preoccupatevi: è pur vero che possediamo un patrimonio genetico risalente alla nostra "discesa dagli alberi", ma è anche chiaro che la psiche individuale è molto più complessa di così e non di rado spinge a reputare massimamente desiderabile anche una persona che la semplice e brutale natura potrebbe guardare con un certo sospetto. Insomma, siamo animali, ma animali con una lunga, complessa e romantica storia che guarda spesso e volentieri oltre la biologia.
Ecco quindi secondo l'approccio evoluzionistico le 5 caratteristiche dell'uomo ideale:
- Ricchezza. Per secoli le donne hanno avuto un unico modo di partecipare alla vita sociale: generare dei figli, educarli e accudirli. Ecco perché un uomo ricco ha rappresentato, per secoli, un partner desiderabile: egli avrebbe potuto garantire la sopravvivenza loro e della prole.
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- Status. "Più potere, più cibo e sicurezza". Per secoli e millenni le cose sono andate così. Ecco perché, ancora in tempi recenti, possedere un'auto costosa o godere di un ottimo impiego erano caratteristiche ritenute determinanti per rendere un uomo desiderabile (diversi sondaggi condotti in prestigiose università lo hanno confermato).
- Età. Le donne tenderebbero, secondo la psicologia evoluzionistica, a lasciarsi attrarre dagli uomini più grandi di loro. Una ricerca di Buss e Schmitt del 1993 ha confermato che le donne di diverse nazioni del mondo (tra cui Italia, Usa, Colombia, Polonia e Zambia) consideravano l'età un fattore determinante per la scelta del partner. In particolare, sembrano ideali gli uomini che sono dai tre ai sei anni più vecchi della compagna. Questo, secondo gli studiosi, è da associarsi al fatto che chi era più anziano godeva generalmente di una posizione sociale più avanzata.
- Impegno nei confronti della partner. L'impegno, cioè l'investimento di tempo ed emozioni nel rapporto d'amore, è correlato alla fedeltà e trasmette quindi una maggiore sicurezza. Nella preistoria, un partner fedele significava una miglior garanzia di sopravvivenza rispetto a uno infedele (passibile di abbandonare la propria moglie). Questa considerazione avrebbe portato, nei secoli, a ergere il sostegno, l'impegno e la fedeltà ad autentici pilastri dell'amore.
- Salute. Ancora una volta, la buona condizione fisica di un uomo sta a significare, secondo criteri evoluzionistici, una maggiore garanzia di sopravvivenza per lui, per la partner e per i figli. I criteri con cui si determina il grado di salute, dal punto di vista "arcaico", sono curiosi: ad esempio un volto simmetrico è più gradito perché sembra indice di miglior salute rispetto ad un altro non simmetrico. Allo stesso tempo, caratteristiche come la mascella alta e gli zigomi pronunciati sono gradite come dimostrazione di alti livelli di testosterone (correlati ad aggressività e forza).
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A conclusione di questa brutale carrellata evoluzionistica, ricordiamo che è ampiamente riconosciuto anche dagli psicologi evoluzionistici il grande apporto che la cultura umana storica ha dato alla definizione dell'amore nel corso dei millenni. In poche parole, anche se sembrano universalmente noti e confermati questi tratti risalente all'amore "preistorico", non dimentichiamo mai che tale periodo è finito da un pezzo e che c'è molto altro di cui parlare, quando si tratta di attrazione!
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