La musica è una compagna discreta ma costante nelle nostre relazioni, da quando nascono (magari durante una festa o in discoteca) a quando si consolidano (con i brani che si dedicano gli innamorati), fino a quando ci si lascia. La musica è in fin dei conti la colonna sonora della nostra vita ed è proprio quando ci lasciamo che ce ne rendiamo più conto. Inevitabile che certe canzoni vadano a finire nel "rogo di libri" del post rottura, provocando fastidio e rifiuto di riascoltarle, o che al contrario diventino una specie di coperta nella quale avvolgersi per poter piangere, in modo comprensibilmente masochistico, tutte le nostre lacrime per l'amore perduto.
Nelle varie fasi di ripresa dal "lutto" amoroso abbiamo bisogno di esplorare diversi stati d'animo, e la musica come è noto può aiutarci in questo. Dalle melodie malinconiche che permettono di esplorare a fondo la tristezza agli slanci grintosi delle canzoni pop che aiutano a ritrovare un po' di energia e sorriso, ecco che nascono le "playlist per cuori spezzati" approntate da produttori ed esperti di relazioni per fare da colonna sonora a questa particolare situazione. Ne è un esempio la creazione di una nota piattaforma di streaming musicale intitolata proprio Heartbreak recovery, guarigione del cuore spezzato, composta da circa sessanta brani pensati per aiutare le persone ad esplorare e catartizzare i propri sentimenti. Facendo un rapido giro su internet potrete trovare decine di liste di brani consigliati per qualsiasi occasione, incluse le rotture amorose, e per tutti i gusti, tra brani italiani e internazionali.
La considerazione che la musica ha un potenziale di azione davvero ampio sui nostri sentimenti ha portato alcuni studiosi all'ideazione di un particolare tipo di terapia, detta Songtherapy. L'idea è che creando, ascoltando e cantando un certo numero di brani approntati con l'aiuto di un esperto si possa arrivare a conoscere meglio se stessi, ad aumentare il proprio benessere e anche a lasciare andare il dolore associato a una rottura amorosa. Dato che i suoni sono in grado di stimolare diverse regioni del cervello, tra cui quelle associate al piacere e alla ricompensa, è davvero possibile che un ascolto "ragionato" di brani possa sortire degli effetti positivi inaspettati!
Ricordiamo che, secondo uno studio della Goldsmith University di Londra, chi assiste per almeno venti minuti all'esecuzione di brani musicali dal vivo presenta un aumento di circa il 21% del benessere generale percepito, oltre a un considerevole aumento della "stimolazione mentale": più 75%. Sembra anche che lo stesso evento, il concerto, sia in grado di aumentare il senso di soddisfazione e di autostima delle persone.
Che la scelta adeguata al momento presente sia "masochistica", legata al bisogno di piangere e confermare la propria tristezza, oppure di "stimolazione" per recuperare energie e buonumore, di certo si sapranno scegliere i brani più adatti tra i propri preferiti e questi costituiranno un valido aiuto per la ricomposizione del cuore spezzato. Se non si sa da dove cominciare, tuttavia, le decine di proposte che è possibile trovare gratuitamente sul web possono essere un buono spunto di partenza.