Tutti conosciamo e usiamo, spesso indifferentemente, due nomi per descrivere la figura del seduttore: Don Giovanni e Casanova. Ma la differenza tra i due "tipi" che queste personalità iconiche descrivono è abbastanza consistente.
Prima di tutto, Don Giovanni è una figura esclusivamente letteraria, nata nel '600 dalla penna del drammaturgo spagnolo Tirso de Molina; Giacomo Casanova (1725-1798) è realmente esistito.
Cosa differenzia l'approccio amoroso dei due personaggi e dei "tipi" psicologici prettamente maschili che descrivono? Molte cose, a dire il vero. Solo la superficie li accomuna: entrambi seducono molte donne ed entrambi le lasciano facilmente.
Don Giovanni è un seduttore senza cuore: un uomo profondo, intelligente, tormentato dai fantasmi della propria mente ma incapace di amare. Casanova è un uomo raffinato, godereccio, a tratti infantile, e si innamora perdutamente di tutte le sue donne: perdutamente, ma per pochi giorni o settimane. Don Giovanni odia le donne, Casanova le ama.
Chi fa più danni? Casanova, direi. È lui, infatti, che può far breccia più in profondità nel cuore del partner e che può provocare più dolore quando decide di andarsene. Se Don Giovanni oggettifica le persone, Casanova le valorizza appieno: peccato che poi si stufi troppo presto.
Scappare da un Casanova è difficile, infatti, tanto quanto lo è tenerselo accanto; è difficile addirittura odiarlo. Egli segue, infatti, la propria natura con una sincerità e una mancanza di impegno simili a quelle dei bambini. Difficile, per chi non condivide la sua natura emotiva, riuscire a comprendere e ad accettare tutto questo.
È possibile tenere stretto a sé un Casanova? Qualcuno pensa di sì. La strategia più comune per fare innamorare questo tipo di partner è rendersi per lui inafferrabili, "impossibili". Negarsi continuamente per aggiogarlo senza giogo, questa è la modalità di approccio che da più parti viene consigliata: peccato che la sincerità e l'amore vadano a farsi benedire in questo modo, e peccato anche che è molto difficile che il tipo di donna generalmente attratta dal Casanova sia davvero in grado di fare così torto alla propria natura. Il Casanova, infatti, attrae di norma persone materne, protettive e anche fragili, e non certo delle Don Giovanni in gonnella.
Sembra che non ci sia modo per indurre il Casanova a smettere di essere tale. Solo lui potrebbe, decidendo di fare un grosso lavoro su se stesso per maturare e per cambiare.
Ma se un ipotetico Don Giovanni, poeta maledetto della seduzione, sarà sempre infelice e quindi un po' più propenso a voler cambiare la propria vita per imparare ad amare, ben più di rado accadrà lo stesso ad un Casanova. Se il suo comportamento è giudicabile da molte infantile, e se tende spesso a lasciarsi dietro cuori spezzati, da parte sua è sincero ed è sereno; segue semplicemente il suo cuore e non ritiene di avere un problema.
Ne risulta che occorre essere donne particolarmente forti per avere a che fare con questo tipo di seduttore; forti e autoironiche, pessimiste anche, pronte al peggio e senza troppe aspettative. Purtroppo.