Secondo uno studio, più della metà delle persone (il 56%, per intenderci) nel corso della sua vita interferisce con almeno una relazione di qualcun altro, con l’intento più o meno cosciente di mandare all’aria la coppia.
A volte mettersi in mezzo, anche solo sollevando un dubbio o facendo un commento sprezzante, sembra una tentazione irresistibile. Diciamo sempre “tra moglie e marito non mettere il dito”, invece lo facciamo continuamente, spesso nei confronti delle persone a cui siamo più legati come amici o parenti stretti.
Per chi è all’interno di una coppia, subire attacchi dai parenti o dagli amici è molto frustrante, che si tratti di mezze parole o di veri e propri discorsi al vetriolo. La disapprovazione del partner da parte della cerchia più stretta può risolversi addirittura in una rottura del legame amoroso. A volte questo ostracismo si trasforma addirittura in autocensura: uno studio su un gruppo di studenti americani ha dimostrato che quando la famiglia d’origine o la cerchia di amici disapprovano una certa categoria di persone è molto meno probabile che ci si innamori di uno di loro: l’esempio classico sono le relazioni interraziali.
Chi odia l’amore degli altri lo fa di solito sulla base dei propri pregiudizi, ma anche in virtù di un atteggiamento sadico o iperprotettivo. Chi sabota le relazioni può farlo in buona fede, con l’intento di proteggere l’altro da ciò che vede come una minaccia, ma c’è spesso anche una componente aggressiva che può attenere alla sfera della gelosia. Non dimentichiamo infatti che la gelosia non esiste solo tra partner, ma è una componente molto forte anche nei legami amicali e familiari. Il genitore geloso del figlio o della figlia e per questo ostile ai suoi legami sentimentali è un grande classico affrontato nella letteratura e nella mitologia dall’alba dei tempi.
Anche quando l’intento è genuino (“salvare” una persona dall’orco o dall’orchessa di turno) bisognerebbe sempre farsi un esame di coscienza se ci si accorge di stare demolendo la relazione di qualcun altro. Le parole possono essere pietre e possono influenzare chi abbiamo intorno in modo importante, e non sempre questo è il loro vero bene. La cosa migliore, soprattutto se una relazione è all’inizio, sarebbe sospendere il giudizio e pensare che quella coppia che tanto ci dà fastidio può essere bellissima e solidissima, o diventarlo nel tempo. Dovremmo smetterla di vedere le persone che abbiamo intorno come fragili, ingenui e influenzabili e riconoscere loro la capacità di fare scelte per se stesse, anche al di là di quella che può essere la nostra sfera di influenza.
Rovinare la relazione di una persona a cui vogliamo bene non la avvicina a noi, anzi, può finire per allontanarla: chi viene attaccato per le proprie scelte in campo affettivo non sarà più tanto felice di condividere i particolari più intensi della propria vita con una persona potenzialmente ostile.