Sabato 25 e domenica 26 marzo tornano le Giornate FAI di primavera, un appuntamento ormai consolidato che dà l’opportunità a tutti i cittadini per scoprire le “perle nascoste” del loro territorio. Infatti queste giornate, dedicate al patrimonio paesaggistico e culturale italiano, prevederanno anche nel 2023 l’apertura di oltre 750 luoghi e siti che nel resto dell’anno sono chiusi o che, semplicemente, sono poco conosciuti al pubblico.
Oggi, 15 marzo, verranno pubblicati sul sito fondoambiente.it tutti i siti visitabili e le modalità di partecipazione. Anche quest’anno ci sarà l’imbarazzo della scelta tra chiese, castelli, biblioteche, ma anche laboratori d’artigianato ed edifici di archeologia industriale. L’elenco comprenderà anche spazi all’aperto come giardini storici, orti, parchi botanici. Una vera e propria festa dedicata alla bellezza italiana, anche quella più “segreta”.
Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975 per proteggere i luoghi “speciali” del nostro Paese, sia dal punto di vista storico-archeologico che naturalistico. L’azione concreta della fondazione, coerentemente con questa mission, si esplica in tanti modi: dal mantenimento dei luoghi, al coinvolgimento del territorio, alle azioni di sensibilizzazione nelle scuole. Le donazioni e le concessioni che nel corso del tempo sono state fatte al FAI hanno anche avuto l’obiettivo di salvare dei luoghi naturali dal pericolo della lottizzazione.
Le giornate FAI sono una ricca occasione di scambio tra la Fondazione e la cittadinanza: infatti, mentre l’istituzione permette a residenti e turisti di scoprire luoghi speciali, allo stesso tempo raccoglie contributi e iscrizioni che permettono di rilanciare le attività e proteggere sempre nuovi luoghi.
Un’altra iniziativa interessante, a partire dal 2003, è il censimento biennale dei “luoghi del cuore”: attraverso il sito internet della Fondazione, i cittadini possono segnalare e votare siti o edifici che trovano particolarmente importanti e che secondo loro dovrebbero essere valorizzati.
Ad esempio, nel 2022, sono stati segnalati “dal basso” addirittura 38.800 luoghi. I primi classificati sono stati la chiesetta di San Pietro dei Samari nel parco di Gallipoli (Lecce), il museo dei Misteri di Campobasso e la chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria: questi luoghi hanno ricevuto dalla fondazione dei contributi tra i 30 e i 50 mila euro che sono stati destinati alla valorizzazione e alla conservazione della loro bellezza.
In definitiva, le giornate FAI di primavera saranno, anche quest’anno, l’occasione per sentirci orgogliosi di quanta bellezza, dall’ultimo paesino del Sud all’estremo confine del Nord, ammanti ogni angolo della nostra Italia.