L'amore è una combinazione di emozioni e comportamenti complessi che possono essere influenzati da molte variabili, tra cui le esperienze passate e l’insegnamento che se ne è tratto, ma anche la personalità di ogni partner le circostanze in cui ci si trova. Pertanto, non è sempre vero che l'esperienza insegna ad amare meglio: ciascun rapporto è unico e può richiedere approcci diversi.
Basare i propri comportamenti sull’insegnamento dato dal passato è naturale per gli esseri umani ed è quello che permette a noi, come agli animali, di correre sempre meno rischi man mano che si diventa maturi. Chi si è fratturato una gamba in un gioco sconsiderato imparerà a essere prudente, e chi è stato “scottato” in amore farà legittimamente altrettanto. Il punto è però, insistono gli esperti in relazioni, sforzarsi di comprendere davvero il significato delle esperienze passate e non basarsi ciecamente su di esse.
I rischi cui si va incontro quando non si comprende e non si rielabora l’esperienza passata sono due, opposti ma egualmente dolorosi: il blocco, il rifiuto totale e la chiusura in se stessi o, al contrario, la ripetizione eterna dello stesso approccio sbagliato. Tutti abbiamo un amico, o siamo quell’amico, che si va a ficcare sempre in relazioni sbagliate, senza futuro, nelle quali l’altro è una figura totalmente assente; tutti abbiamo anche quell’amico che pronuncia un po’ troppi no, che esita, che si spaventa, o che addirittura nutre risentimento e odio verso l’altro sesso.
Dovremmo sempre stare attenti quando abbiamo la sensazione vivere passivamente la nostra vita, lasciandoci trasportare dal passato, mentre dovremmo prendere in mano le circostanze e rispondervi con fiducia in sé, da un lato, e fiducia nel futuro, dall’altro. Per quanto terribile possa essere il passato c’è sempre una via di uscita, e a volte bisognerebbe tornare a guardare il presente con occhi “puliti”, non oscurati dagli incubi di ieri.
Dalle esperienze del passato si impara, ma arriva anche il momento in cui è più giusto lasciarle andare. Dimenticare è impossibile, ma si possono “neutralizzare” i ricordi e far sì che non facciano più male. Come? Rendendosi conto che siamo cresciuti a livello personale, che è passato del tempo e che le circostanze sono cambiate. Magari un tempo quello che si è fatto era l’unica soluzione possibile, ma nessuna strategia è davvero efficace se resta la stessa per tutta la vita.
Lasciare andare le brutte esperienze e i ricordi è possibile solo se ci si riconcilia con essi e si smette di istituire “processi al passato”, che siano di assoluzione o di condanna. Guardare avanti e dare il giusto peso al passato è, paradossalmente, il migliore tra gli insegnamenti che l’esperienza ci può dare.