Finalmente è arrivata l’estate e, con il mese di agosto, tanti italiani si metteranno in viaggio per godere le meritate vacanze. Chi ha in mente di viaggiare in compagnia sappia che si tratta di un’ottima idea, anche se è bene conoscere le particolarità del viaggio in gruppo, i suoi aspetti positivi e negativi.
Il bello dei viaggi in gruppo è sicuramente la possibilità di avere stimoli costanti e divertirsi di più. Quando si parte in quattro, cinque, sei persone ci sarà sempre qualcuno di più metodico e organizzato e qualcun altro che incarnerà l’anima della festa, spingendo a provare nuove esperienze. Una ricchezza di caratteri e vedute che può portare la vacanza a prendere una veste inaspettata!
Chi si mette in viaggio con un gruppo di amici, in una certa misura sa che cosa aspettarsi, anche se va detto che la vacanza tende a rivelare lati di una persona che non sempre è possibile conoscere nella quotidianità e quindi una certa dose di sorpresa è da mettere in conto. Questo vale ancora di più quando si decide di partire per un viaggio organizzato, in compagnia di perfetti sconosciuti. Potrebbero nascere nuove amicizie, in grado di rendere i ricordi delle ferie qualcosa di speciale e indelebile.
L’ultimo vantaggio dei viaggi di gruppo, che siano organizzati o no da un tour operator, è che ci sono molte meno cose di cui preoccuparsi dal punto di vista organizzativo. Infatti, nel caso dei viaggi organizzati le uniche cose da fare sono pagare la propria quota e fare la valigia, ma anche nel caso di vacanze con gli amici le responsabilità organizzative sono diluite tra più persone.
Quali sono i lati negativi, o potenzialmente tali, del partire in gruppo? Di norma, il gruppo tende ad amplificare le emozioni del singolo. Quando qualcuno è musone e taciturno, l’intera atmosfera del viaggio è a rischio: basta davvero poco per innescare una spirale di negatività che può affossare l’intera vacanza. Il possibile svantaggio del mettersi in viaggio con sconosciuti, invece, è ovvio: la scintilla può scattare, rendendo tutto magico, o non scattare, relegando i rapporti a pura e semplice (talvolta costrittiva) necessità.
Il modo migliore per ripararsi dai rischi di una vacanza in gruppo è da ricercare in noi stessi: cerchiamo di mettere in valigia, oltre ad abiti e accessori, anche una buona dose di pazienza e disponibilità. In vacanza è facile scoppiare, perché questo momento a lungo agognato sembra dover essere perfetto in ogni suo aspetto e una minima delusione sembra assumere proporzioni gigantesche. Questo, a ben vedere, è un problema che si presenta anche partendo da soli o in due, e la dimensione del gruppo non fa altro che amplificare le sensazioni di fastidio. Il consiglio migliore è coltivare un sano distacco dalle proprie aspettative e vivere la vacanza come un pezzo di vita, come qualcosa che si sa come inizia ma non si sa dove andrà a finire e proprio per questo vale la pena di essere provata!