L’amore “tira e molla” somiglia proprio a un’altalena: a ogni passo avanti, a ogni slancio d’entusiasmo corrisponde un brusco ritorno indietro, eppure il filo che lega i partner sembra non spezzarsi mai. Come tutte le coppie, anche quelle altalenanti iniziano la loro relazione con entusiasmo, fanno progetti, sognano in grande, finché si trovano intrappolate in un meccanismo claustrofobico. I partner si lasciano spesso e altrettanto spesso tornano insieme, eppure non riescono a uscire dal pattern che si sono creati.
La metafora del filo che lega l’altalena al suo supporto e non cede mai nonostante le sollecitazioni è calzante. Chi vive un amore tira e molla, di norma, ha almeno un aspetto di forte incompatibilità col partner (a livello intimo, psicologico, etico) e si allontana periodicamente per cercare una compensazione a ciò che gli manca. Ma ovunque va non perde mai quel filo che lo lega all’ex e per questo i suoi tentativi non sono coronati dal successo: basta un momento di dubbio per tornare sui propri passi. Uno degli aspetti più dolorosi delle coppie altalenanti è proprio l’estrema difficoltà a rifarsi una vita.
Spesso queste coppie adottano il lasciarsi come parte della routine: appena sorge un problema la relazione viene troncata e ci si dice che questa volta sarà per sempre. Invece non è così perché l’aggressività reciproca non si spegne mai, il dibattito non si chiude, gli anelli della catena non si aprono. Per le coppie classiche il lasciarsi è un momento traumatico mentre per le coppie tira e molla è solo una fastidiosa consuetudine. Di norma, nel momento in cui vivono separati, i partner altalenanti mantengono un forte controllo sui reciproci movimenti, proprio perché la spaccatura tra loro è più una finta che una realtà.
Questo stile relazionale è piuttosto claustrofobico e altamente stressante. Per questo è importante capire come uscire dall’altalena e riprendere in mano la propria vita adottando relazioni più sane: occorre rompere la ripetizione.
La chiave si può trovare in uno sforzo consapevole a cambiare atteggiamento, sia che si stia vivendo un momento di riavvicinamento sia che si stia verificando una fase di separazione. L’ennesima volta in cui si torna insieme si rivelerà certamente un tentativo fallimentare se non ci si impegnerà a cambiare totalmente atteggiamento. Per farlo occorre rintracciare l’aspetto di incompatibilità principale nella coppia e lavorare su di esso: poiché esso rappresenta il vizio di fondo della relazione, modificarlo o attenuarlo produrrà dei benefici anche sorprendenti. Non è facile, certo, ma tentare non nuoce…
Se invece si sta vivendo un periodo di separazione è bene fare tutto il possibile per rafforzare la motivazione a non tornare, anche con l’aiuto di un supporto esterno (amico, familiare ecc). In alcuni casi può essere utile tentare delle sessioni di coaching o psicoterapia per individuare il motivo per cui si torna sempre con l’ex e contrastare la coazione a ripetere. Solo dopo essersi “disintossicati” è consigliabile cercare nuove relazioni.