L’autunno è associato, da molte persone, a un aumento della malinconia e a una diminuzione della voglia di fare. Sono tanti i fattori che concorrono a generare questa sensazione: il corpo si adatta alla fine dell’estate, alla diminuzione delle temperature e a una vita più “indoor” e spesso paga lo scotto con i primi raffreddori e influenze; allo stesso tempo la psiche vive un momento di passaggio, nel quale si deve adattare ai nuovi ritmi imposti dalla riduzione delle ore di luce. Sembra che sia proprio la carenza di sole a generare i ben noti sentimenti di tristezza.
Anche se non ce ne accorgiamo razionalmente, il nostro cervello “registra” la diminuzione della luce come un fattore negativo, che ci porta a desiderare una sorta di letargo e a sentirci più spenti.
A livello psicologico, la fine dell’estate rende tristi anche per altri motivi più concreti: nella bella stagione molte persone sentono di vivere “al 200%”, vanno in vacanza, fanno tardi la sera, viaggiano. Quando sembra sia arrivato il momento di ridurre le proprie attività è inevitabile sentirsi un po’ giù. Ma è bene normalizzare questo sentimento, rendersi conto della sua bellezza intrinseca: se si è tristi per la fine di qualcosa, significa che l’esperienza vissuta è stata importante, significativa, e questa è un’ottima cosa.
Ecco qualche piccolo consiglio per tenere a bada la tristezza autunnale:
Per gli animi più “tragici” l’autunno è già una sorta di inverno, eppure alcune attività all’aperto trovano proprio nell’autunno la loro stagione d’elezione. Fino agli inizi di dicembre, per esempio, le escursioni nella natura sono più piacevoli rispetto all’estate, quando è troppo caldo. Basta informarsi preventivamente sul meteo.
Non c’è niente di sbagliato nell’avere più sonno del solito in autunno: è una sensazione comunissima. E va bene non lasciarsi andare eccessivamente, ma ogni tanto è anche il caso di ascoltare il corpo! Dormire un po’ di più, andando a letto un’ora prima, è utile per combattere la tipica stanchezza autunnale.
Sembra psicologia spicciola, ma spesso è funzionale: per combattere la tristezza potresti provare a fare ciò di cui hai meno voglia in assoluto, quasi come una forma di ribellione. Hai voglia di sprofondare nel divano? Esci! Hai voglia di silenzio, musica triste e lacrime? Telefona a un amico!
Anche se tantissime persone vivono con tristezza l’arrivo dell’autunno, c’è da dire che per la maggior parte di loro questa sensazione è temporanea. A volte bisogna solo portare un po’ di pazienza e avere fiducia!