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    L'impatto psicologico del cambiamento climatico: come affrontare la crisi emotiva
    La crisi climatica porta con sé tante sensazioni psicologiche negative tra cui stress, ansia e a volte un vero e proprio panico. Quali sono le persone più a rischio di eco-ansia? E che cosa fare?

    Il cambiamento climatico evoca non solo una crisi ambientale, ma anche un'imponente ripercussione psicologica, con la diffusione della cosiddetta eco-ansia soprattutto nelle giovani generazioni. L'aumento delle temperature globali, i disastri naturali sempre più frequenti e l'incertezza del futuro stanno generando un impatto profondo sul benessere mentale di individui in tutto il mondo.

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    Ecco come si articola, in particolare, l’impatto emotivo correlato al cambiamento nel clima.

    • Paura e ansia per il futuro

    La costante esposizione ai disastri ambientali, alle notizie sul cambiamento climatico e alle prospettive di un futuro incerto hanno generato un sentimento diffuso di paura e ansia nella popolazione occidentale, specie nella generazione Z. La sensazione di impotenza di fronte a fenomeni su larga scala, come l'innalzamento del livello del mare, l'erosione delle coste, l'aumento della frequenza degli eventi meteorologici estremi, ha portato molte persone a sperimentare sintomi di ansia e stress definiti oggi come eco-ansia, che a volte rassomiglia a veri disturbi psicologici di matrice ossessiva o ansiosa.

    • Lutto per le perdite ecologiche

    Il cambiamento climatico sta causando, e causerà anche nei prossimi anni, la perdita di ecosistemi e specie. La distruzione di habitat naturali, la perdita di biodiversità e il cambiamento dei paesaggi sono vissuti come una forma di lutto per molti, generando tristezza, disperazione e talvolta persino depressione.

    • Impatto sui bambini e i giovani

    Crescere in un mondo in cui la prospettiva di un futuro sostenibile è incerta può influenzare profondamente il loro senso di sicurezza e speranza dei giovani, che potrebbero perdere lo slancio caratteristico dei loro nonni e genitori.

    Come affrontare l’impatto psicologico correlato alla crisi ambientale?

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    Certamente le notizie che rimbalzano sui giornali e in rete riguardo al cambiamento climatico suscitano allarme e paura: perciò bisogna essere in grado di riconoscere quando è il caso di limitare la propria esposizione ai media, se questa causa ansia e stress.

    Fare attivismo nelle tante associazioni che si occupano di tutela dell’ambiente può essere un modo di convertire la propria ansia in qualcosa di positivo, entrando in contatto con tante persone e avendo la sensazione di “fare qualcosa”.

    Infine, sviluppare ed esercitare la propria resilienza emotiva è fondamentale.  Il concetto di resilienza implica che ciò che è rigido e duro si spezza, mentre ciò che è flessibile resiste. Le cattive notizie generano panico, sensazione traducibile fisicamente come un “congelamento”: ma non è restando paralizzati e spaventati che si risolvono i problemi, e non è nemmeno pensando a loro ossessivamente che li si allontana. Fare la propria parte è molto più che sufficiente per combattere la crisi ecologica.

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     Commenti (2)
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    1. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
      Chi va in crisi psicologica per il tanto vituperato cambiamento climatico ne ha di strada da fare affidandosi a uno bravo, ma tanto bravo!!!
    2. gioia28, Camporosso (Liguria)
      Io sono nata e cresciuta in campagna quindi sono molto legata alla natura direi la conosco molto bene. I cambiamenti climatici per me sono evidenti e davvero preoccupanti. Ed è vero che li sento anche sulla mia salute. Mi preoccupa ancora di più, che va fatto poco per non arrivare alla fine. Non vanno fatte cose semplici per aiutare la natura. Per esempio PIANTARE alberi e tutto verde possibile che si chiama VESTITO della TERRA quale di’ inverno protegge dal freddo, d’estate protegge dal caldo …..
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