Tra i furti ce ne sono alcuni particolarmente gravi, che non danneggiano una singola persona ma rappresentano un danno per tutta l’umanità: si tratta della scomparsa di opere d’arte d’altissimo valore e di enorme interesse, sottratte agli storici, agli studiosi e agli appassionati e rivendute chissà a chi in un mercato nero fiorentissimo.
Al momento, tra le opere d’arte più pregiate che sono state trafugate e mai più ritrovate si contano pezzi importanti come:
Questi sono solo alcuni tra i quadri più famosi che, in diverse epoche e circostanze, sono stati rubati e mai più ritrovati: per fortuna si conservano almeno le loro riproduzioni fotografiche. Saranno proprio queste, con l’aiuto della tecnologia, a diventare la base di un nuovo progetto proposto dall’UNESCO: un museo virtuale che raccolga tutti i tesori andati perduti della storia dell’arte antica e recente.
Il museo, che verrà aperto nel 2025, nasce da una collaborazione con l’Interpol, il cui database conta ben 52mila manufatti artistici sottratti da musei, siti archeologici e collezioni private. Le opere rubate che verranno inserite nel museo non riguarderanno soltanto la storia della pittura o della scultura occidentale: anzi, alcuni dei “pezzi mancanti” più importanti provengono dall’India e dallo Yemen, e sono sculture e bassorilievi sottratti direttamente da templi e siti storici.
Il progetto nasce dal desiderio di sensibilizzare i giovani sul valore spesso inestimabile che le opere d’arte portano con sé e dell’importanza di proteggerle rendendole fruibili a tutta l’umanità. Sperando che prima o poi questi tesori vengano recuperati sani e salvi.