• Feed
  • Magazine
  • Online ora
  • Ricerca
  • Email
  • Chat
  • Visite
  • Voti
  • Amici
  • Lista nera
  • Nuovi iscritti
  • Ultimi accessi

  • Accesso Aree Riservate
  • Mia Area
  • Aree altri utenti

  • Mio Profilo
  • I miei post
  • La mia scheda
  • Mie foto pubbliche
  • Mie foto riservate
  • Mio partner ideale
  • Miei avvisi
  • Mio account

  •  
  • Condividi Nirvam
  • Esci


  • Contattaci
    Consigli utili
    Condizioni d'uso
    Privacy Policy
    Cookie Policy

Chiudi
Annulla Confermo
Notifiche ai Post
    Frasi tipiche di chi ha avuto un’infanzia difficile
    Chi è stato emotivamente trascurato da bambino ne porta i segni per tutta la vita. Alcune frasi tipiche consentono di riconoscere questo “marchio”.

    Avere avuto un’infanzia difficile non significa necessariamente aver subito abusi “riconoscibili”. La peggior piaga, anzi, quella che nel tempo ha fatto decisamente più vittime, è di certo la trascuratezza emotiva. I bambini cresciuti in un ambiente dove le loro emozioni non sono state capite, accolte e abbracciate portano un marchio invisibile dentro di sé, il quale si riflette anche nella loro vita da adulti. Alcuni atteggiamenti e frasi tipiche possono aiutare a portare alla luce questo tipo di vissuti.

    Link sponsorizzato
    • “Non ho bisogno di aiuto”

    Chi cerca sempre di cavarsela da solo e si ritira nel momento in cui ha maggior bisogno potrebbe avere avuto degli abusi emotivi nell’infanzia, o potrebbe essere stato trascurato. Il bambino è caratterizzato, in ogni fase dello sviluppo, da un grande bisogno di aiuto e vicinanza da parte dei genitori. Quando essi lo lasciano da solo a fare i conti con problemi troppo grandi per lui o addirittura si prendono gioco dei suoi bisogni punendolo, il bambino impara a risolvere i suoi problemi da solo. Sembra una responsabilizzazione che potrebbe risultare positiva, ma non è così, perché è un’autosufficienza che nasce da una mancanza profonda e spesso si rivela deleteria.

    • “Non so come mi sento”

    L’incapacità di riconoscere e raccontare i propri stati d’animo denota il mancato apprendimento di un vocabolario emotivo nell’infanzia: questo è un segno molto evidente di un passato di trascuratezza emotiva. È chiaro che al bambino non è stata prestata adeguata attenzione nei suoi momenti di attivazione, che si sia trattato di gioia, rabbia o tristezza, non gli è stato insegnato a riconoscere i segnali delle emozioni né a gestirli.

    • “È colpa mia”

    Molto spesso chi ha avuto un’infanzia caratterizzata dall’abbandono, reale o emotivo, è guidato da un forte senso di colpa. Quando il bambino viene trascurato dalle sue figure di riferimento, si convince facilmente di avere la colpa di ciò. Questa convinzione può essere rinforzata da atteggiamenti educativi sbagliati, tra cui il ricatto emotivo.

    Link sponsorizzato
    • “Non sono in grado”

    Chi mostra evidenti segni di una scarsa autostima probabilmente non è stato sorretto a sufficienza nella propria infanzia, anzi, può avere alle spalle un vissuto di umiliazione da parte delle figure di riferimento. I bambini vissuti in un ambiente emotivamente carente non hanno avuto la possibilità di sentirsi al sicuro e quindi di esplorare le proprie capacità: è mancata quella naturale costruzione dell’autostima che può avvenire solo in un ambiente domestico sicuro e accogliente.

    • “Sento che mi manca qualcosa ma non so cosa”

    I bisogni infantili insoddisfatti non terminano quando finisce l’età dello sviluppo, ma continuano a ripresentarsi nel corso della vita. Chi non ha potuto avere uno sviluppo armonico è spesso un adulto inquieto, che sente sempre una sorta di vuoto interiore e cerca di colmarlo in modo a volte malsano.

    Link sponsorizzato
    • “Penso di avere subito qualcosa di terribile che non ricordo”

    Questa confessione può venire da persone che hanno subito terribili abusi durante l’infanzia, ad esempio violenze sessuali poi rimosse. Ma non è l’unica possibilità. Anche un altro tipo di trauma, più invisibile, può essere all’origine di questo senso di smarrimento e di paura nel guardare al proprio passato.

    ARTICOLO GIORNO
    PRECEDENTE
    ARTICOLO GIORNO
    SUCCESSIVO
    RACCOMANDATI PER TE
    Perché prendere decisioni è così difficile e cosa puoi fare a riguardo
    Alimentazione: cosa mangiare in estate
    Non serve avere una buona attitudine… se non applichi la “fattitudine”


     Commenti
    Accedi o Registrati per inserire commenti e valutazioni.
    Replica:
    Per piacere inserisci un commento
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
    Il commento verrà validato dai moderatori e poi pubblicato
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
    Il commento verrà validato dai moderatori e poi pubblicato
    Vai ad inizio pagina