Odi il Natale? Come sopravvivere
Non ci sono mezzi termini: il Natale o lo si ama o lo si odia. Se fai parte della seconda categoria ecco qualche spunto per sdrammatizzare.
Sembra che tutti amino il Natale, ma così come “visto da vicino nessuno è normale” se avviciniamo un pochino la lente notiamo che tante, tante persone non vorrebbero altro che addormentarsi il 24 dicembre e risvegliarsi per magia il 6 gennaio. Come tutte quelle cose della vita adulta che teoricamente si potrebbero evitare e praticamente sono inevitabili, anche il Natale a qualsiasi età è una trappola infernale che scatta infallibilmente ogni anno. A meno che tu non abbia un conto in banca con qualche zero in positivo e non possa volare alle Mauritius per fare finta di vivere in un altro mese dell’anno, il Natale ti tocca, punto e basta.
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E dopo questa constatazione tanto severa quanto giusta, per non appesantire ulteriormente l’atmosfera passiamo ad elencare alcuni consigli semiseri per sopravvivere al Natale. Chissà che scorrendo questo articolo non ritorni un po’ di positività, o meglio di orgoglio da survival:
- Prenditi cura di te. Se ti si prospetta un Natale difficile, prenditi cura della tua salute fisica e mentale nei giorni precedenti e seguenti. Fai qualcosa che ti faccia stare bene, che sia una passeggiata nella natura o una serata dedicata solo a te.
- Passa meno tempo possibile in casa: attieniti al minimo indispensabile e trova una scappatoia appena puoi. Non è raro trovare nelle principali città degli eventi destinati proprio a raccogliere i “superstiti del Natale” in bar o discoteche.
- Chiedi aiuto! Sai quanti psicologi ogni anno assolvono al difficile compito di assicurare la sopravvivenza a chi odia il Natale? Tantissimi: altro che Croce Rossa. Ma se non pensi sia il caso di ricorrere a un aiuto così “qualificato” chiedi una mano al migliore amico o al partner per salvarti quando è necessario e anche per fornirti una spalla su cui piangere.
- Sorridi e annuisci. Per quanto l’orgoglio e la sincerità siano qualità generalmente apprezzabili, se sei immerso in un ambiente tossico puoi serenamente fregartene. Perciò sorridi, annuisci e pensa ad altro. La zia vuole sapere quando ti rifidanzi o quando fai il terzo figlio? Non ti preoccupare, dì alla zia, hai perfettamente ragione, a gennaio mi rimetto in pari.
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- A Natale si mangia benissimo! La compagnia può non essere delle migliori, purtroppo: non basterà un giorno all’anno a risolvere i contrasti che molte famiglie hanno in seno. Ma pensa alle bontà che assaporerai tra un litigio e l’altro. È opinione di molti che il cibo sia un piacere superiore a qualsiasi altro, perciò pensare al cibo è un buon motivo per rasserenarsi un po’. Fai in modo di non essere tu a cucinare.
- Brinda! Esatto, ma non a caso, né tantomeno per la consuetudine festiva. Quando tutti alzano i calici unisciti al brindisi festeggiando la tua capacità di sopravvivenza. Ecco, è passato un altro giorno e come un grande maestro zen non hai perso le staffe, complimenti! Prova a trasformare il Natale e le altre feste in un gioco a premi: chi arriva alla fine vivo si merita un regalo.
- Il vecchio e infallibile trucco: fingiti malato. Se sei bravo a fingere crederanno che tu abbia l’influenza. Ma poche persone hanno tanto talento attoriale da simulare gli starnuti: dunque fingi di avere mal di stomaco o di schiena, ti leverai già qualche peso.
A parte gli scherzi: il Natale può essere davvero dure per tutte le persone che sono cresciute o si sono trovate a vivere in una famiglia tossica o abusante. Non dimentichiamo che è proprio tra i parenti stretti che avviene il maggior numero di abusi e violenze. Nessuno può obbligarti a stare in un ambiente così tossico, ma capiamo che tu possa decidere di farlo comunque per evitare ulteriori ritorsioni. In nessun caso il Natale deve piacerti per forza, in nessun caso devi sentirti in colpa se non vivi nella famiglia del Mulino Bianco e in nessun caso i parenti devono permettersi di passare il segno. C’è una bella differenza tra le forme di microaggressione, come domande imbarazzanti o sottintesi pesanti, e le manifestazioni veramente violente come urla o aggressioni fisiche.
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Pensa a tutto il resto dell’anno: hai tante cose che ti sei costruito da solo e che sono migliori, il tuo lavoro, la tua casa, le tue amicizie, i tuoi hobby. Ora sei adulto, ed è possibile che tu sia già riuscito a salvarti. Cogli l’occasione del Natale per complimentarti per tutti i passi che hai fatto. E se ancora non li hai fatti, cogli l’occasione per iniziare il tuo nuovo anno con una richiesta d’aiuto a qualcuno che possa proteggerti.
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