Quando proviamo attrazione per una persona, il nostro corpo viene attraversato da una tempesta chimica: sono ben dodici le aree del cervello che si attivano allo scopo e che regolano il rilascio di ormoni, diversi per ogni fase dell'innamoramento e dell'amore.
Nel momento dell'attrazione, infatti, gli ormoni sono fuori controllo: entrano in gioco l'adrenalina, la dopamina e la serotonina. Il corpo vede questa fase come un vero momento di stress: l'adrenalina infatti dà una sensazione di ansia costante, batticuore e sudorazione aumentata; la dopamina produce effetti simili a quelli di alcune droghe che bloccano la percezione della fame e diminuiscono il desiderio di dormire. Nel corpo aumenta anche il cortisolo, ormone dello stress, che può produrre sensazioni simili a quelle dell'influenza. Per fortuna questa vera e propria bomba ormonale è accompagnata da un rilascio aumentato di serotonina, che dona una sensazione di leggerezza e benessere.
Altrimenti, chi si vorrebbe mai innamorare?
Il momento magico che stiamo vivendo non investe solo il rapporto interpersonale, rendendoci più pronti, sexy e ben disposti al contatto, ma influenza anche altre aree dell'esistenza.
Durante l'innamoramento infatti, per l'effetto combinato degli ormoni prima citati e di molti altri che si trovano in circolo, siamo più capaci di sopportare lo stress. Il sintomo più chiaro è ritrovarsi a sorridere per situazioni che prima ci avrebbero sconfortati o paralizzati. In questo magico momento il corpo gode di una lieve anestesia, che ci protegge dal dolore e dona quella cert'aria che gli amici sintetizzeranno con: "ha la testa tra le nuvole".
Anche la paura diminuisce per effetto dell'innamoramento. È un effetto secondario dell'adrenalina: siamo più disposti a fare cose che prima ritenevamo impossibili. Le classiche pazzie che si fanno per amore nascono in questo momento, che può essere preziosissimo per spingerci fuori dall'abituale zona di comfort. Con moderazione, mi raccomando: meglio lasciare a un secondo momento le scelte veramente importanti.
E le farfalle nello stomaco? Sono ancora una volta prodotte dall'adrenalina e dal cortisolo, che aumentano la sudorazione e la tensione a livello dello stomaco provocando la caratteristica sensazione. Questo avviene in occasione di ogni forte e incontrollabile emozione, quindi non solo quando siamo innamorati ma anche in occasione, ad esempio, di una prova importante. L'origine è nel nostro sistema nervoso detto simpatico, una parte del cervello che presiede ai bisogni primordiali. Vedere l'amato, per il cervello, è in qualche modo assimilabile a una fonte di pericolo.
Viste le grandi benedizioni ma anche i grandi dolori che l'amore può dare, forse il sistema simpatico non sbaglia più di tanto!
L'innamorato che abbiamo descritto, e che tutti noi almeno una volta abbiamo incarnato, somiglia molto a un tossicodipendente: ignora la fame, il sonno, si lascia andare alle pazzie e prova ansia costante. Quindi, ed è l'ultimo punto, prova anche una sorta di dipendenza dalla persona amata. Per questo, quando siamo innamorati, è facile provare una sensazione di disagio in assenza di lei o lui. Guardare il viso dell'amato provoca un rilascio di dopamina, e quindi sentiamo costantemente il bisogno di averlo davanti. Questa, secondo la scienza, è la ragione per cui tendiamo a salvare la foto del nostro amore sul telefono e a guardarla spesso. La sua assenza, al contrario, provoca nel nostro corpo un rilascio di corticotropina, generando ansia e talvolta gelosie ingiustificate.
Un ultimo punto, cari i miei innamorati sull'orlo della dipendenza: queste sensazioni così belle, con l'andare del tempo, cessano, ma non sarebbe magnifico averle sempre?
Alcune persone sembrano essere ossessionate dall'innamoramento e dalle sue sensazioni e finiscono per inseguire costantemente questo stato, lasciando il partner appena l'intensa fase iniziale va scemando oppure lanciandosi in continue conquiste. Lo psichiatra Massimiliano Pappalardo, durante una conferenza, spiegò che l'innamoramento somiglia all'ingresso di una casa e l'amore alla camera da letto. Vogliamo pensare a un ingresso ampio, caldo, con un bell'appendiabiti dove lasciare tutta la nostra stanchezza e il freddo dell'esterno. L'ingresso, tra l'altro, dona una prima impressione della casa ed è la prima stanza che incontriamo ed analizziamo. Molti uomini e donne non si spingono più in là di qui. La camera, invece, è un luogo misterioso. Può confermare le sensazioni dell'ingresso, ed essere anzi doppiamente calda e morbida, doppiamente ben arredata: è il cuore di una casa. Ma la camera può anche essere fredda e vecchia. Questo potremo saperlo solo varcando la soglia, e cioè accettando di vivere le nuove sensazioni donate dal vero amore, quello che segue l'innamoramento iniziale.