I manga e gli anime giapponesi hanno una ricca storia di personaggi iconici che hanno influenzato non solo la cultura popolare in patria, ma anche oltre i confini nazionali. Tra questi, figure come Sailor Moon, Lamù e molte altre hanno giocato un ruolo significativo nel sovvertire gli stereotipi di genere e nel promuovere l'empowerment femminile in un contesto spesso dominato da convenzioni patriarcali.
Non dimentichiamo che in Giappone l’animazione non si rivolge solo ai bambini, come per lungo tempo è stato da noi, ma anche ai ragazzi e gli adulti. Figure come quelle di cui parleremo rappresentano dunque un vero e proprio messaggio lanciato all’intera società.
Sailor Moon, il cui vero nome nella serie è Usagi Tsukino, è una delle più celebri eroine dei manga e degli anime. Creato da Naoko Takeuchi, Sailor Moon ha debuttato nel 1991 e ha rapidamente catturato l'immaginazione di un vasto pubblico globale. Ciò che ha reso Sailor Moon così rivoluzionaria è stata la sua rappresentazione delle ragazze come potenti guerriere in grado di difendere il mondo, combattendo il male con il potere dell'amore e dell'amicizia. Nonostante il suo carattere dolce e un po’goffo, Usagi/Sailor Moon dimostra costantemente coraggio e determinazione, smentendo l'idea che le ragazze debbano essere passive o deboli. La trasformazione in Sailor Moon riflette l’idea che anche ragazze apparentemente ordinarie abbiano “poteri” nascosti che possono utilizzare per cambiare la propria vita rendendola straordinaria.
Un'altra icona manga che ha sfidato gli stereotipi di genere è Lamù, la protagonista dell'omonima serie creata da Rumiko Takahashi. Lamù, un'aliena proveniente dal pianeta Oniboshi, è nota per la sua personalità estroversa, la sua sessualità libera e la sua indipendenza. Contrariamente alla tradizionale immagine della ragazza giapponese riservata e obbediente, Lamù è audace, determinata e non si sottomette facilmente agli uomini o alle convenzioni sociali. La sua storia d'amore con il terrestre Ataru Moroboshi è un esempio di come la serie abbia affrontato temi di relazioni interculturali e di genere in modo avanguardistico per l'epoca.
Oltre a Sailor Moon e Lamù, ci sono molte altre icone manga che hanno contribuito a sovvertire gli stereotipi di genere e a promuovere la diversità e l'uguaglianza. Personaggi come Nausicaä di "Nausicaä della Valle del vento" di Hayao Miyazaki, una principessa guerriera che protegge la sua terra natale dalle minacce esterne, e Motoko Kusanagi di "Ghost in the Shell" di Masamune Shirow, un cyborg che riflette profondamente sulla propria identità e sulla natura dell'essere umano, sono solo due esempi di come il mondo del manga e dell'anime abbia prodotto figure femminili complesse e influenti.
Anche la cultura giapponese, come e forse più della nostra, si presenta ancor oggi rigida sul tema degli stereotipi di genere e tende ancora ad assegnare alle donne un ruolo limitato. Se le cose stanno cambiando, in Giappone come nel resto del mondo, lo dobbiamo anche al coraggio di fumettisti e animatori che già trenta, quaranta anni fa si sono messi al lavoro per disegnare eroine “diverse” aprendo la strada al mondo dell’animazione contemporanea che è sempre più attenta a questi temi. Perciò grazie a Sailor Moon, a Lamù, a Nausicaä e a tutte le altre!