Conoscete, oppure incarnate voi stessi, qualcuno che corrisponde alla seguente descrizione?
Un amante dell'arte, timido, bisognoso di attenzioni, dalla storia travagliata; avaro, poco incline a entrare in empatia con gli altri, gravato da un senso di sopruso, che assume atteggiamenti passivo-aggressivi quando si sente ferito...
Avreste mai pensato che una persona simile possa essere definita narcisista? Eppure, secondo la psicologia, in alcuni casi è proprio così. Ma andiamo a precisare certi aspetti.
Se il narcisista tradizionale, il cosiddetto overt, è una persona teatrale, plateale, esplicitamente in cerca di attenzioni, il narcisista covert appare completamente agli antipodi: non un accentratore degli sguardi, ma piuttosto un essere schivo e modesto. Per questo chi lo conosce, se intervistato, faticherebbe a dirlo narcisista.
Dietro questa facciata, però, il covert nasconde il cosiddetto "lato freddo": una dolorosa incapacità di provare empatia per gli altri, che è la caratteristica fondante della vera personalità narcisista.
Il narcisista covert non chiede attenzioni in modo esplicito, ma le pretende; vive ogni fallimento lavorativo e personale come un sopruso; desidera più di ogni cosa che gli altri lo apprezzino, perché il narcisismo, di qualsiasi tipologia, è legato a problemi di autostima.
Questo narcisista è una persona che, nell'infanzia, è stata lasciata molto sola. A volte, i genitori erano dei gran lavoratori e non avevano tempo da dedicargli, lasciandolo in affido a nonni o babysitter. Questi genitori hanno trattato il bambino come un oggetto, come un bambolotto che si possa lasciare di qua o di là; lo apprezzavano soltanto se riusciva a ottenere successi scolastici o di altro tipo da esibire, ed è per questo che lui è cresciuto con una idea del risultato fissata per sempre nella mente. Questo bambino ha dovuto lottare per ottenere le attenzioni di cui necessitava e ora, da adulto, l'unico suo bisogno è avere successo per sentirsi speciale. La ferita profonda che questa personalità ha subito è insanabile, purtroppo: il narcisista timido lavora molto, ma non è più in grado di amare.
Ma quest'ultimo aspetto non appare subito con evidenza: il covert, a un primo incontro sentimentale, tende a esibire le sofferenze passate, presentandosi come una vittima di partner che definisce "pazzi" e "sfruttatori". Le persone che lui o lei tende ad attrarre sono, allora, spesso molto sensibili, caratterizzate dalla sindrome della crocerossina e dalla volontà di salvarlo. Invece, purtroppo, i rapporti che ne nascono tendono a essere a senso unico, veri casi di sfruttamento sentimentale, seppure inconsapevole. Il narcisista timido vampirizza le persone che si innamorano di lui, proiettandovi non solo il suo bisogno di riconoscimento, ma anche ansie e frustrazioni.
Infatti, i covert soffrono perché sentono di non essere abbastanza, di non corrispondere al "sé ideale" che vorrebbero costruire, e tendono a incolpare gli altri per questo. Il risultato? Reagiscono costantemente in modo passivo-aggressivo, legando i partner alla catena del senso di colpa.
Anche dal punto di vista sessuale questi narcisisti presentano dei problemi: sono in generale disinteressati al sesso, lo temono persino, e se sono uomini tendono a soffrire di disfunzione erettile o eiaculazione precoce. Per loro, il sesso è un pericolo in quanto lasciarsi andare rischierebbe di metterli in una condizione di perdita di controllo e di eventuale sottomissione, che potrebbe ferire la loro delicata psiche. Potrebbero dunque rifuggire il sesso e far sentire in colpa il partner, accusandolo di essere troppo centrato sull'aspetto carnale.
Come comportarsi con un narcisista covert? Se sei innamorato di lui o lei, devi prima di tutto accettare l'idea che non sarà in grado di provare vero amore per te e che sarà portato continuamente a vampirizzare le tue energie, con l'aggravante del senso di colpa che continuamente ti susciterà. Possiamo sperare che l'insicurezza e la depressione che caratterizzano queste persone possano tradursi in uno stimolo per intraprendere un percorso di guarigione di tipo psicologico, quando all'opposto il narcisista overt non capirà mai di averne bisogno.
Inoltre, come elemento di speranza, tieni presente che i tratti sopra evidenziati non sono presenti in tutti nelle stesse quantità e non sempre hanno un risvolto seriamente patologico.
È importante però, se non vuoi abbandonare la relazione, che tu tenga sempre pronte e affilate le tue armi: il narcisista timido può, se possibile, fare il doppio del male del narcisista esibizionista. Guardati costantemente dal senso di colpa e cerca di analizzare sempre le situazioni in cui ti trovi, al fine di scardinare le accuse ingiustificate che ti rivolgerà. Quando senti che è giunto il momento di lasciarlo, non temere che ne muoia: le sue accuse saranno solo dovute all'ego ferito. Cerca comunque di mantenere, anche se ci resti insieme, la giusta distanza critica dalle emozioni che sembrerà provare e non proverà.