In tante culture tradizionali del mondo si è convinti che la casa racchiuda delle energie. Quando queste sono positive la famiglia che abita lì si sente al sicuro e confortevole, mentre quando sono negative gli oggetti iniziano a rompersi, i quadri a staccarsi, oppure gli elettrodomestici funzionano male... oppure semplicemente le quattro mura di casa fanno sentire oppressi, come se si trattasse di una prigione. Ci sono vari modi “magici” per allontanare le energie negative dalla casa e, se ci credi, puoi provarli anche tu! Te ne illustriamo 5 provenienti da diversi continenti.
La pianta del Palo Santo cresce in Ecuador e Perù ed è chiamata così perché fiorisce il giorno di Natale. Il suo legno, imbevuto di profumi, viene utilizzato al posto dell’incenso per purificare le case. È sufficiente accendere un legnetto di Palo Santo in modo che proietti il suo fumo profumato e con esso fare il giro di ogni stanza della casa. Durante il rituale bisogna chiedere, con spirito aperto, che le energie negative se ne vadano e che tutta la famiglia sia protetta da ogni male. Il Palo Santo ormai è famoso anche in Italia e viene venduto negli stessi negozi dove si trova il normale incenso.
La tradizione shintoista giapponese considera il sale come il simbolo della purezza ed è per questo che tale sostanza di uso comune viene coinvolta nei rituali di purificazione, anche degli ambienti domestici. Il sale viene usato in due modi: nel primo caso viene messo in ciotoline all’ingresso della casa, in modo che chi entra venga privato delle energie negative; nel secondo caso viene lasciato cadere a pizzichi in ciascuno degli angoli della casa. I giapponesi credono che, perché il secondo rituale funzioni, la casa debba essere perfettamente pulita e in ordine.
In svedese il termine döstädning significa “mettere ordine prima di morire” e si riferisce alla pratica di liberarsi delle cose superflue prima della propria dipartita, in modo da non appesantire gli eredi di inutili e dolorosi ricordi. Il rituale descritto da questa parola somiglia molto al moderno decluttering, la pratica di liberarsi delle cose inutili per alleggerire metaforicamente la casa, ma anche la mente.
Lo smudging è un rituale dei nativi americani simile a quello del Palo Santo. Era praticato dagli sciamani per purificare gli ambienti ma soprattutto per dare sollievo alle persone malate. Per preparare uno Smudge Stick è necessario fare un mazzetto con erbe profumate come rosmarino, lavanda, salvia, ginepro… le erbe vanno lasciate essiccare legate con uno spago e poi vanno accese in modo che il fumo profumato invada la casa. In antichità i popoli nativi usavano soffiare il fumo sui visi delle persone che volevano proteggere.
Il lhasang è un antico rituale proveniente dal Tibet ed è molto elaborato. La versione più semplice consiste nel bruciare dei rami di ginepro pronunciando delle invocazioni. Il lhasang non è solo un rituale di purificazione ma serve in generale per richiamare gli “spiriti buoni” e in Tibet viene fatto sia per ragioni religiose sia per motivazioni più “mondane”. Si fa lhasang prima di partire per un viaggio, quando viene costruita una nuova casa, per sostenere un progetto o semplicemente in un giorno di festa. Bruciare il ginepro per purificare una casa rientra sicuramente nei dettami dello lhasang.
Facciamo sempre attenzione, per evitare incendi, ad accendere le erbe all’interno di contenitori ignifughi che siano adatti a non propagare le fiamme.