Sapiosessuale, ovvero una persona per cui la caratteristica sessuale più importante è l'intelligenza: sembra la scoperta dell'acqua calda, eppure c'è chi ha pensato che potesse trattarsi di un nuovo orientamento sessuale.
Certamente non è così. L'intelligenza è da sempre uno dei fattori che guidano le persone nella scelta del partner e può essere considerata più o meno importante di altri aspetti come il fisico, la gentilezza, ecc. ma questo non rende gli individui che la amano particolarmente diversi dagli altri.
Nel frattempo, però, sono nati gruppi Facebook, foto su Tumblr e addirittura Sapio, una app di incontri riservata a persone intelligenti (purtroppo, pare che l'idea non funzioni per niente).
Cosa c'è di bello in tutto questo? È molto consolante che in un mondo come il nostro, dominato dall'apparenza, un buon 8% dei giovani dichiari di essere attratto principalmente dall'intelletto (lo ha rilevato il ricercatore australiano Gilles Gignac in una serie di interviste).
Il cervello è un organo sessuale, ricordano psicologi e sessuologi, e lo è più della pelle e dei genitali. Le ragioni sembrano essere anche evolutive poiché sono presenti situazioni simili nel mondo animale. Tra gli uccelli, infatti, il maschio che riesce a costruire il miglior nido, a decorarlo e a difenderlo mostra di possedere doti cognitive utili per farsi scegliere dalle femmine più esigenti.
L'intelligenza non è avere un titolo universitario, aver fatto masters all'estero, citare Hegel o Marx al primo appuntamento, ma è qualcosa di molto più vivo e mobile.
Esistono infatti diversi tipi di intelligenza, come quella emotiva, "un aspetto dell'intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni", o addirittura quella erotica, capacità intellettiva nel condurre la seduzione. Queste intelligenze "diverse" sono estremamente importanti nel rapporto affettivo e non hanno nulla a che fare con il livello di istruzione e a volte nemmeno con un QI elevato.
Il nostro discorso non è certo una difesa della stupidità, anzi; ma c'è chi ha lamentato che la sapiosessualità sia un'etichetta pericolosa in quanto penalizzerebbe le persone che per ragioni familiari, economiche o di altro genere non abbiano raggiunto alti livelli di istruzione. In un quiz sulla sapiosessualità che circola in internet, infatti, una delle domande recita: "provi repulsione all'idea di fare sesso con qualcuno che non è andato all'università o che non ha interesse ad avere una formazione superiore?".
Questa sì che è una domanda un po' stupida, no?
Il dibattito, spesso frivolo, sulla sapiosessualità conduce però, a mio parere, a riflessioni interessanti: quanto è importante, fra innamorati, avere una buona qualità del discorso? Moltissimo. La capacità vicendevole di tenere stimolata la mente del partner è infatti uno dei fattori principali sia della tenuta di una coppia che della sua salute sessuale. Ciò non vuol dire citare Hegel o Marx a memoria, ma portare all'interno della coppia la propria curiosità nei confronti del mondo, i propri dubbi e i propri desideri immateriali.
In questo senso siamo e dobbiamo essere tutti un po' sapiosessuali. La mancanza di vividezza mentale, di desiderio, di proattività sono infatti caratteristiche di persone che attraversano un periodo di depressione oppure che sono strutturalmente ottuse, prive di intelligenza emotiva. La presenza di una simile situazione nella coppia non può che condurla al crollo, se non affrontata: senza la componente cerebrale la sessualità è destinata inesorabilmente a spegnersi e la gentilezza a non essere più sufficiente.