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    Chiedere aiuto: perché è tanto difficile?
    Orgoglio, paura del giudizio, affidamento eccessivo sull’idea di indipendenza: ecco perché chiedere aiuto è così difficile.

    Quando si è bambini non si hanno remore a chiedere aiuto se qualcosa va storto. Ma crescendo, per molte persone, questa dinamica inizia a cambiare: si diventa più riluttanti nel chiedere una mano, come se le parole “mi aiuti?” costassero molto. Perché questo accade? Perché chiedere aiuto è così difficile?

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    Le ragioni per cui ciò accade sono diverse:

    • Credenze errate sul significato dell’indipendenza

    Quando si è adulti si diventa più indipendenti e molti traducono questo concetto nel dover risolvere i propri problemi da soli. Anche se è vero che essere adulti comporta una maggiore indipendenza, questo non significa che si possa reggere il peso di tutto sulle proprie spalle: in molte situazioni, anzi, è necessaria la collaborazione e questo vale anche per la risoluzione dei problemi. Eppure sono tante le persone che reputano il chiedere aiuto la dimostrazione che non sono abbastanza forti, sicure e indipendenti. Spesso è vero l’esatto contrario: saper chiedere aiuto significa essere tanto forti da mostrare le proprie incertezze senza paura del giudizio. Chiedere aiuto significa spesso tracciare dei ponti tra le persone, condividendo esperienze e conoscenze e crescendo a livello personale.

    • Vergogna per i propri problemi

    A volte le persone non riescono a chiedere aiuto perché sono bloccate dalla vergogna; quando ci sono problemi finanziari o di dipendenza, ad esempio, si convincono che chiedendo aiuto alle persone intorno a loro queste le giudicheranno delle fallite o smetteranno di amarle. È forte, in questo caso, la paura del giudizio. In realtà, le persone che ci amano continueranno a farlo anche sapendo che soffriamo per un problema specifico e non per questo ci negheranno il loro aiuto, la loro stima e la loro lealtà.

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    • Orgoglio

    A volte le persone faticano a chiedere aiuto per orgoglio: si convincono che chiedendo una mano dovranno riconoscere di avere commesso qualche errore e verranno bollate come incapaci. Ma chiedere aiuto non significa non essere capaci di fare le cose da soli in senso assoluto; significa invece riconoscere che, come esseri umani, abbiamo dei limiti ed è proprio la collaborazione con gli altri a permetterci di superarli. Chiedere una mano non è una capitolazione, ma è un atto di coraggio.

    Il consiglio che ci sentiamo di dare è di chiedere sempre aiuto quando un problema diventa ingestibile o una difficoltà insormontabile. Chiedendo aiuto è molto più facile uscire dal “pantano” e riprendere le redini della propria vita o del proprio lavoro. Inoltre il tipo di collaborazione tra le persone che nasce nelle difficoltà è tra i più autentici e genuini, e aiuta a costruire legami più stabili. Chiedere aiuto a una persona significa farla sentire gratificata nel poterci essere utile e “speciale” per aver conosciuto qualcosa di più sulla nostra storia. Le amicizie e gli amori si fortificano quando le due parti non hanno remore a chiedere aiuto in caso di bisogno.

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     Commenti (3)
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    1. blade_75, Roma (Lazio)
      Articolo interessante, ma da non prendere alla lettera: se non si hanno mezzi o capacità per risolvere un problema è bene chiedere aiuto ma nemmeno bisogna rischiare l'esatto opposto, ovvero delegare tutti i problemi a terzi. Una relazione che ho avuto è finita per questo motivo: lei, ogni volta che aveva un problema, sapeva solo lamentarsi e piangersi addosso, aspettando che qualcuno se ne facesse carico. Una persona così diventa solo un peso.
      ottimista1967, Monza (Lombardia)
      Sono direi completamente d'accordo con te.
    2. primavera1986, Ciudad Santiago (Region Metropolitana)
      Gracias por este artículo, justamente me pasa que mis problemas los resuelvo sola porque cuando he abierto mi boca terminan juzgando.
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