Molti genitori, al momento della separazione, tendono a riversare tutto il loro amore sui figli che hanno a carico; costruiscono per loro una presenza rafforzata in risposta alle nuove mancanze che i bambini stanno vivendo. Se però il cuore riprende a battere, ecco che arriva il senso in colpa! Ne sono vittime soprattutto le donne, che finiscono per credersi "madri snaturate", come se innamorandosi tradissero il proprio ruolo e il figlio stesso. Quando è così, le nuove relazioni stentano a partire o iniziano con mille freni.
Anche se tutto questo è normale, è sbagliato accettarlo passivamente. Non si tratta solo del diritto di ogni persona a sentirsi felice e completa, ma anche del diritto dei figli ad avere un genitore sereno. Vivere nella frustrazione non migliorerà infatti l'atmosfera familiare.
Il primo consiglio per vivere una nuova storia d'amore limitando le proprie ansie è pianificare i tempi, in modo da dedicare ore di qualità al nuovo partner. Organizzandosi, è possibile limitare l'ansia di "togliere tempo ai figli", spesso ingiustificata. È importante, inoltre, chiedere e dare ai bambini degli spazi propri e spiegarne l'importanza. Evitate invece il più possibile di fare le cose di nascosto o di mentire, perché i bambini non vedano la vostra nuova relazione come qualcosa di ambiguo e colpevole.
Questo vale solo per le storie importanti; se non siete del tutto convinti di ciò che state intraprendendo, non c'è nessun bisogno di comunicarlo ai figli. Far entrare nella loro vita una figura che temete possa sparire l'indomani sarebbe inutile e confondente.
Come introdurre in casa il nuovo partner? Una buona regola è presentare la relazione prima di presentare la persona: vale a dire, parlare con i figli dell'eventualità di un vostro nuovo rapporto, cosicché possano elaborare l'idea, e solo dopo invitare a casa il vostro compagno.
I bambini, in un primo momento, potrebbero non capire, perché non hanno esperienza di cosa sia una relazione di coppia. È normale, quindi, che all'inizio reagiscano con un rifiuto. Solo se sarete pazienti e rispetterete i loro tempi sarà possibile far accettare loro l'idea.
I figli tendono a reagire in maniera diversa a seconda dell'età che hanno: i bambini in età pre-scolare e scolare hanno in genere meno difficoltà rispetto agli adolescenti, i quali potrebbero assumere un atteggiamento di sfida nei confronti del nuovo partner, diventando aggressivi.
Inoltre, se siete il loro papà, potreste fare più fatica a far accettare ai figli la vostra nuova relazione: questo perché molte donne, anche involontariamente, cercano di presentarsi come "madri sostitutive" innescando il rifiuto dei bambini; e non dimentichiamo il mito della "matrigna".
Se spianerete il terreno in modo attento, comunque, il primo incontro non dovrebbe essere così problematico; preparatevi però ad assumere il ruolo del mediatore, armandovi di sorriso e gentilezza per contrastare possibili tensioni.
Da questo momento in poi è bene intensificare gradualmente gli incontri, soprattutto se prevedete che il nuovo partner verrà a vivere con voi. Sarà utile impegnarsi affinché questi momenti siano piacevoli per i figli, in modo da creare un clima sano e fiducioso.
Da ultimo è importante, nonché un diritto morale e giuridico del bambino, che non tentiate di sovrapporre certi ruoli: i figli devono avere ben chiaro che il nuovo partner di mamma o di papà è "altro" e continuare a contare sulle figure dei genitori "veri", anche se non vivono con loro.