• Feed
  • Magazine
  • Online ora
  • Ricerca
  • Email
  • Chat
  • Visite
  • Voti
  • Amici
  • Lista nera
  • Nuovi iscritti
  • Ultimi accessi

  • Accesso Aree Riservate
  • Mia Area
  • Aree altri utenti

  • Mio Profilo
  • I miei post
  • La mia scheda
  • Mie foto pubbliche
  • Mie foto riservate
  • Mio partner ideale
  • Miei avvisi
  • Mio account

  •  
  • Condividi Nirvam
  • Esci


  • Contattaci
    Consigli utili
    Condizioni d'uso
    Privacy Policy
    Cookie Policy

Chiudi
Annulla Confermo
Notifiche ai Post
    Realisti o romantici?
    Siete in perenne ricerca del grande amore ideale? Oppure, dopo le delusioni scatenate da passati amori finiti male, avete sviluppato un atteggiamento iper-razionale? A volte, anche il cosiddetto "sano realismo" può essere un atteggiamento limitante, come spiega acutamente Galimberti. Allora, che fare? Si può essere realisti e romantici allo stesso tempo?

    In amore le persone tendono a dividersi tra realisti e romantici. Sono pochi coloro che per descriversi utilizzano un mix di queste categorie. Eppure, il giusto equilibrio tra realismo e romanticismo (cioè una relazione appassionata ma anche stabile) sembra essere il desiderio di molti: un desiderio difficile ma non impossibile da realizzare.

    Link sponsorizzato

    I realisti:

    I realisti sono portati a costruire legami contraddistinti dall'accettazione: prendono l'altro per quello che è, non si impegnano per cambiarlo; stringono di preferenza relazioni stabili e non hanno bisogno di grandi prove d'amore o particolari avventure. La stabilità emotiva (importante da mantenere per non cadere in dubbi e ansie) e la monotonia sessuale finiscono per prevalere su tutte le componenti più inattese e vitali dell'amore.

    Perciò, la loro vita amorosa tende ad essere prevedibile e senza intoppi ma un po' fredda e noiosa.

    Possono giungere a lamentarsi di questa noia, anche incolpando i partner, senza rendersi conto di quanto siano loro stessi a tenersela stretta come qualcosa di molto prezioso.

    A proposito di realismo e sicurezza, ecco cosa ne pensa Umberto Galimberti:

    «Il nostro desiderio di sicurezza e la nostra sete di passione ci spingono in direzioni opposte.

    Qualsiasi eccitazione idealizzante, infatti, mette l’amante in pericolo, perché l’idealizzazione può non essere ricambiata, l’amore può non essere corrisposto.
    [...]
    Quando cerchiamo di assicurarci una certa stabilità degradando le idealizzazioni, diciamo di noi che siamo più saggi e ne sappiamo di più. Ma non è assolutamente certo che il terreno stabile che cerchiamo con il nostro “sano realismo” sia più reale delle idealizzazioni che incendiano le nostre passioni. In realtà quel terreno è solo selezionato per scopi diversi, di solito di natura difensiva, per eludere la delusione.»

    Attenzione, quindi: a volte chi dice di esercitare un "sano realismo" lo fa solo per proteggersi, non perché questa razionale monotonia sia il suo desiderio.

    Link sponsorizzato

    I romantici:

    I romantici, all'opposto dei realisti, sono perennemente in cerca della spontaneità e della sorpresa. Sono contraddistinti da un certo timore della noia e si sentono soffocare dalle abitudini e dalla stabilità: spesso questo sfocia in un rifiuto dei legami "seri".

    Sono guidati dalla ricerca del partner ideale e rifiutano di soffermarsi su chi non vi corrisponda: purtroppo questa aspirazione è spesso pura fantasia e l'atteggiamento del romantico inguaribile lo porta a rimanere solo.

    Il romantico fatica ad accettare l'idea che un profondo amore possa coesistere con la spartizione dei compiti domestici, i piccoli litigi, la noia di una serata davanti alla televisione...

    il "Realismo Romantico"!

    Un "realista romantico" dovrebbe tentare di accettare il flusso degli eventi e degli incontri che gli si presentano pur tenendo ben fissi davanti a sé i propri desideri e aspirazioni, senza accontentarsi.

    Ha quindi delle buone competenze relazionali: cerca un partner che risponda ai propri desideri ma non tenta di cambiare le persone a cui si lega né si fa abbagliare dal concetto della relazione ideale.

    È utile approfondire la conoscenza di se stessi esplorando il proprio carattere, razionale o romantico che sia, nonché riconoscere i propri eventuali desideri di evasione da queste maschere.

    Il realista romantico è in grado di riconoscere pregi e difetti in se stesso e nella persona che ama, ma non li vive con un atteggiamento di rifiuto estremo o di accettazione passiva.

    La vita di una coppia procede per auto-educazione reciproca, soprattutto perché gli stessi tratti che affascinano inizialmente (la grande fedeltà o la frizzante idealità) se molto accentuati possono essere motivo di conflitto più tardi.

    È utile, anche se difficile, sperimentare atteggiamenti che all'apparenza non sembrano naturali: cercare occasioni per lasciarsi andare per i realisti, tentare di accettare i limiti dell'amore disimpegnato per i romantici.

    Link sponsorizzato

    Una mobilità continua tra i due poli può essere la chiave per trovare l'equilibrio tra stabilità ed emozione.

    È difficile, ma bisogna permettersi di divertirsi, soprattutto in amore: sapendo che il "divertimento amoroso" può nascondersi anche dietro a una serata in panciolle davanti alla TV, se ben utilizzata.

    ARTICOLO GIORNO
    PRECEDENTE
    ARTICOLO GIORNO
    SUCCESSIVO
    RACCOMANDATI PER TE
    Il linguaggio del corpo cambia quando vi innamorate?
    Crescere con un genitore narcisista: le ferite invisibili che ti porti dentro
    Quando tutto sembra andare contro di te, ricorda che l'aereo decolla controvento


     Commenti (1)
    Accedi o Registrati per inserire commenti e valutazioni.
    Replica:
    Per piacere inserisci un commento
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
    Il commento verrà validato dai moderatori e poi pubblicato
    1. ricky603, Roma (Lazio)
      Ho visto che ci sono molte donne graziose e anche belle
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
    Il commento verrà validato dai moderatori e poi pubblicato
    Vai ad inizio pagina