La parola invidia deriva dal latino “invidere”, che ha il significato di “guardare dentro” o “guardare male”, ma può assumere il significato di “guardare indirettamente” ossia attraverso gli occhi di un’altra persona.
Infatti esiste un legame nemmeno troppo sottile tra invidia e conformismo: se guardiamo il mondo attraverso uno sguardo che non è il nostro, finiamo per amalgamarci alle attese sociali e agli standard che permeano il mondo in cui viviamo.
Quando invidiamo gli altri per la loro auto potente, per i loro abiti all’ultima moda, per il loro partner “bello e in carriera” stiamo riducendo le nostre aspirazioni a quelle della massa, senza domandarci cosa davvero vogliamo.
Quelli che sono i successi degli altri (o i pretesi tali) finiscono per contare molto più delle nostre vittorie, dei nostri veri desideri, delle aspirazioni che dimentichiamo di avere. In fondo, provare invidia significa spesso dimenticarci del nostro intuito, inducendoci ad affidarci agli altri per determinare i nostri sogni e bisogni. Infatti un grande pensatore come Cicerone scriveva: “Nessuno che si fida di sé, invidia la virtù di un altro”.
Le altre persone sembrano sempre così felici, complice anche la maschera dei social, che risulta difficile non provare invidia in momenti di particolare fragilità. Ed essere single è spesso uno di questi momenti. Ecco che desiderare quello che hanno gli altri, ossia un partner, può trasformarsi in un desiderio conformista piuttosto che autentico.
Non stiamo dicendo che sia sbagliato desiderare un partner quando si è da soli, ma che adottare una prospettiva falsata dagli occhi degli altri può portare a desiderare un partner inadatto. Quando desideriamo quello che hanno gli altri, quando ci conformiamo, potremmo finire per cercare e trovare persone che non risuonano veramente con la nostra anima.
Un partner come quello che ha il nostro amico o amica del cuore sarà lo stesso giusto per noi? Forse no. Le qualità che vengono più spesso apprezzate in società, come un corpo magro e atletico e uno status elevato, sono davvero importanti per guidarci verso la persona giusta? Forse no.
Il rischio, quando approcciamo una persona facendoci guidare dall’invidia, è di trascorrere la nostra vita con qualcuno che non abbiamo scelto davvero in modo libero. Questo potrebbe condannarci all’infelicità, avendo sì un partner da esibire ma non un amore vero al nostro fianco.
Cosa fare quindi? È bene cercare di schiarire i nostri occhi appannati e di imparare a guardare il mondo secondo la nostra prospettiva unica. Farlo non è facile, ma è il risultato di un lungo processo di introspezione. Iniziamo col chiederci quali qualità apprezziamo davvero in un partner e poi apriamoci anche a incontri che sono fuori dallo standard abituale.
Sul nostro sito di incontri, anziché selezionare solo persone con un certo reddito, potremmo ad esempio guardare oltre, estendendo la ricerca anche a chi ha un patrimonio diverso. Oppure, potremmo essere più elastici sull’altezza o il peso o altri parametri fisici del nostro potenziale partner ideale. Andando oltre all’idea di un compagno/a da esibire, ci diamo più possibilità di scoprire una persona speciale.