La mente umana è fatalmente attratta dalle negatività, e il mondo dell’informazione lo sa bene. Ogni giorno siamo bombardati di notizie negative di ogni tipo. E il veicolo principale che ci mette a contatto con queste news sono i nostri smartphone, assediati da articoli di giornali online che invadono anche i social.
Quali sono le conseguenze di questa continua esposizione alle negatività? Non proprio quelle che vorremmo: ansia, tristezza, a volte il panico di ritrovarsi nella stessa situazione. Pensiamo all’aereo precipitato in India alcuni mesi fa: per qualche tempo i giornali hanno lucrato sulla vicenda e hanno riempito i loro spazi di notizie di inconvenienti in aereo, dalle turbolenze agli atterraggi di emergenza. Hanno visto che certe notizie tiravano, ma per colpa loro ora molta gente non prende più l’aereo. O pensiamo alle migliaia di notizie di incidenti in autostrada, che mettono a molti una gran paura di guidare.
Oggi l’informazione è molto veloce, e assorbiamo in un giorno lo stesso quantitativo di notizie che nel passato arrivava nell’arco di sei mesi. Una comunicazione continua, moltiplicata all’infinito, che scavalca il tradizionale spazio delle pagine dei giornali e si fa pervasiva. Ma tutto questo ci fa bene? Ovviamente no.
I più razionali penseranno che avere maggiori informazioni non è mai negativo, perché permette di farsi un’idea su tutto e quindi di avere più strumenti. Ma a volte bisogna riconoscere che anche la “pancia” è un fattore importante e che dobbiamo fare qualcosa per proteggerci, se non vogliamo che questo mare di notizie finisca per riversarsi nei nostri incubi notturni.
Per questo alcuni scelgono di praticare l’ignoranza selettiva, ignorando intenzionalmente le notizie di un certo tipo (ad esempio le notizie di incidenti) per proteggere la loro salute mentale. A volte è difficile evitare di leggere un articolo clickbait, ma farlo serve ad allontanare da sé la negatività portata da questo tipo di contenuti.
Praticare l’ignoranza selettiva non significa isolarsi dal mondo e diventare dei veri ignoranti: significa scegliere a cosa dare ascolto e a cosa no. Ovviamente, informarsi su argomenti fondamentali è doveroso, ma si può ad esempio scegliere di ignorare le eterne scaramucce politiche per evitare di arrabbiarsi: sì, conoscere la politica può essere importante, può essere persino considerato come un dovere, ma vale davvero la pena di rovinarsi le giornate seguendo gli “show” parlamentari? A volte sapere di meno è salutare, per quanto controintuitivo possa sembrare.
Ecco dunque alcuni piccoli consigli per chi vuole praticare l’ignoranza selettiva:
L’ignoranza selettiva, se adottata in modo intelligente, può migliorare la vita proteggendoci dalla moltiplicazione di notizie negative che nulla aggiungono al nostro sapere e alla nostra ricchezza interiore.