I periodi di stress fanno parte della vita e, se si è in una relazione lunga, capiterà inevitabilmente di attraversarli. Questi periodi così fastidiosi hanno un effetto sulla coppia: possono unirla, quando i problemi vengono condivisi, o possono allontanarla, quando ci si tiene tutto dentro e si finisce per litigare per un nonnulla. C’è poi un altro aspetto: lo stress può distorcere la percezione del partner, che viene visto spesso sotto una luce più negativa. Anche questo può contribuire a “raffreddare” la relazione.
A queste conclusioni è giunto un nuovo studio dell’università del Texas, che ha analizzato il comportamento di tante coppie appena sposate. A ciascuno dei partner era chiesto di indicare gli eventi stressanti negli ultimi sei mesi, scegliendoli da un questionario con oltre 100 proposte: lavoro, finanze, salute, famiglia e amici, eventi personali o problemi legali…
È emerso che chi aveva avuto momenti più impattanti a livello di stress vedeva il partner in modo diverso: c’era più attenzione ai comportamenti quotidiani negativi, ma si trascuravano quelli positivi. Indipendentemente dal livello di autostima o di nevrosi, cose che erano state analizzate in un questionario a parte, le persone si dimostravano più attente alle fluttuazioni quotidiane della negatività.
L’incapacità di vedere e apprezzare i comportamenti positivi del partner può generare un loop di tossicità che va a peggiorare lo stress e può essere il viatico per problemi di coppia a breve e lungo termine. Ma perché quando siamo stressati vediamo il partner sotto una luce oscura?
Studi precedenti hanno dimostrato che quando siamo felici vediamo il partner in modo più positivo, perché notiamo meno i suoi momenti di negatività. È quindi ovvio che quando siamo stressati sperimentiamo l’effetto opposto. Ma attenzione: solo i momenti di stress grave, e non i problemi quotidiani, provocano questa distorsione della realtà.
Secondo gli psicologi, quando subiamo dei traumi o degli eventi gravi, diventiamo più sensibili a quanto di negativo accade intorno a noi. Questo perché attiviamo una difesa interna e veniamo a trovarci in uno stato di ipervigilanza, percependo più fortemente i segnali negativi che ci arrivano. Ciò serve a proteggerci da nuovi potenziali traumi. Purtroppo tale comportamento è maladattivo e ci porta a scambiare anche i segnali neutri per minacce.
Nei momenti di forte stress i litigi fioccano: da un lato siamo noi a diventare più impulsivi, dall’altro i possibili attacchi del partner ci sembrano gravissimi e imperdonabili affronti. La tolleranza per i comportamenti del nostro compagno/a cala e aumentano gli atteggiamenti punitivi. Tutte queste cose possono minare la stabilità della coppia, aggiungendo un ulteriore carico di stress.
C’è però una buona notizia: essere consapevoli di questo meccanismo ci aiuta a evitarlo. Riconoscere di essere fortemente stressati è il primo passo, e il secondo è andare attivamente in cerca dei comportamenti positivi del partner. Se ci sforziamo di individuare il bello e di dargli valore, riusciremo molto probabilmente a evitare disastri relazionali, non aggiungendo benzina al fuoco dello stress.
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