Si sa, gli americani sono appassionatissimi ricercatori di soluzioni chimiche di ogni tipo: lo dimostra la marea di televendite e annunci internet riguardo le formule dimagranti, ad esempio.
Ma i ricercatori d’oltreoceano non studiano solo le (dubbie) proprietà bruciagrassi delle piante: è infatti dall’America che arrivano i più numerosi studi empirici o scientifici sull’amore, la coppia e il sesso.
Combiniamo queste due aspirazioni, la chimica e l’amorosa e troveremo un curioso studio, culminato nella scoperta di una combinazione di ormoni molto speciale:
Si tratta della kisspeptina. La molecola, per la verità scoperta già qualche anno fa, si presenta come una combinazione di ormoni e prende il nome da un dolce tipico della città di Hershey, in Pennsylvania, dove è stata analizzata. Il dolce di riferimento sono i “baci di cioccolato”, che ricordano il format dei nostri “baci” italiani.
Qual è la funzione di questa dolce molecola? Studi del passato hanno dimostrato che ha un ruolo nell’eccitazione amorosa, in quanto lavora sull’ipotalamo e attiva i circuiti neuronali associati alla libido, fino ad arrivare alle gonadi e a stimolare gli ormoni esplicitamente sessuali.
Ma le nuove sperimentazioni, londinesi stavolta, hanno dimostrato ben di più: la kisspeptina contribuisce anche a ridurre l’ansia e a stimolare l’intraprendenza. La molecola attiva infatti i recettori posti nell’amigdala, nel sistema limbico generale (il nostro “deposito delle emozioni”). Secondo i ricercatori, chi soffre di ansia da prestazione e chi in generale è imbranato con l’altro sesso avrebbe dei benefici assumendo più kisspeptina.
Sembra che questa molecola possa agire in modo particolare sui maschi, piuttosto che sulle donne.
I test degli scienziati e ricercatori del King’s College di Londra, finora condotti sugli animali, si sono infatti concentrati sugli individui di sesso maschile.
I topi che assumevano kisspeptina, ha notato il responsabile del progetto, il dott. Adenkubi, sono risultati più propositivi degli altri nei confronti delle femmine, e nel lungo periodo anche meno ansiosi.
I risultati finora sembrano promettenti, e la kisspeptina potrebbe in futuro diventare un’alternativa più sana al Viagra e aiutare coloro che hanno disturbi d’ansia o disfunzione erettile.
E le donne? Al momento la molecola viene già usata in diversi paesi per curare i sintomi della menopausa precoce e i rallentamenti ormonali. Le donne che presentano scarsa ovulazione sono così in grado di recuperarla grazie all’effetto stimolatore della kisspeptina, potendo così programmare una gravidanza.
Che dire, infine? I ritrovati della scienza sono sempre curiosi e particolari, ma anche stavolta l’accento mi sembra da porre sul fatto che corpo e mente vadano visti come un tutt’uno. Se una singola molecola può migliorare le funzioni sessuali più “meccaniche”, ma anche ridurre l’ansia, ma anche avere effetti sul desiderio, è chiaro che queste cose sono da vedere sempre come un sistema unico. La natura è meravigliosa! E anche il nostro corpo lo è!