Il bisogno di controllare il partner spiando i suoi spostamenti, il suo smartphone o la sua casella email cela spesso due grandi paure: la prima è che il compagno/a stia tradendo o voglia tradire; la seconda è che si dedichi, nel tempo che non passa con voi, ad attività dannose come il consumo di droghe, il gioco d’azzardo, il fumo o l’alcool.
Entrambe le paure possono essere più o meno giustificate da dei precedenti. In ogni caso, quello che scatena il desiderio di controllo è un mix di emozioni molto potente, difficile talvolta da comprendere e analizzare.
Se il partner non vi ha dato motivo di dubitare di lui e desiderate controllarlo, questo può rivelare due fattori:
Se invece c’è stato un tradimento, o il partner ha manifestato in passato una propensione ad attività dannose, il desiderio di controllo è decisamente naturale. D’altra parte, trasformarvi in gendarmi non fa bene per prima cosa a voi stessi, che vi sentite costretti a sottoporvi a una pressione anche maggiore di quella che eserciterete su lui o lei.
Quindi il desiderio di controllo è naturale, a volte anche positivo, ma va tenuto il più possibile a freno.
Occorre accettare che il partner è una persona completa, adulta, con una sua interiorità complessa e piena di bisogni, alcuni dei quali non sono risolvibili nel rapporto a due. Ognuno di voi deve potersi esprimere al completo, senza cioè essere “educato” dall’altro, con la facoltà di sbagliare persino, e con tutti i rischi del caso. La coppia non potrà mai trasformarsi in un universo autosufficiente e questa è una verità con cui fare i conti, pur nella sua apparente crudezza.
Il tradimento è una realtà molto dolorosa, tuttavia può essere trasformato in un momento di crescita per la coppia. Come emerge da diverse ricerche, il tradimento in sé non è quasi mai la causa della separazione; lo diventa se si trasforma in un trauma non superato .
Il controllo contro potenziali tradimenti, talvolta, appare voluto dagli stessi traditori.
Alcuni attuano infatti, inconsapevolmente, azioni legate al desiderio di essere scoperti: disseminano piccoli indizi con l’implicita intenzione di farsi beccare, un rischio che contribuisce in larga parte all’eccitazione del tradimento. Allo stesso modo, il partner controllante può provare un piacere voyeuristico, una eccitazione legata alla scoperta della relazione extraconiugale, che vuole conoscere per intero, in tutti i suoi dettagli più sporchi, attuando una specie di fantasia masturbatoria, anche se masochistica.
Dunque, se sentite il bisogno di controllare il partner, domandatevi se la vostra situazione non corrisponda a questa, chiedetevi cioè se lui o lei stia disseminando indizi, o se piuttosto voi state vivendo un certo tipo di fantasia.
Le fantasie legate alla presenza di un terzo, della promiscuità, della prostituzione o della violenza fanno parte delle normali varianti della sessualità umana, quando sono comprese e padroneggiate consapevolmente.
A volte l’istinto di fuga e la mania del controllo possono manifestare il quadro di un grande gioco erotico di coppia, nascosto, inconsapevole e pieno di insidie: un gioco che può portare la coppia al conflitto e alla crescita, ma anche alla rottura; un gioco che può essere eccitante da un lato e angoscioso dall’altro.
Se quindi state per controllare lo smartphone del vostro compagno/a, fermatevi un secondo e chiedetevi che cosa nasconda questo vostro desiderio. E poi prendete la decisione che vi sembra più giusta.