“Prima o poi incontri l’anima gemella” in altre parole aspetta che il destino faccia la sua parte. L’errore che potrebbe derivarne è quello di avere un atteggiamento passivo e di pensare che la completezza di ogni persona risieda nell’ “altra parte della mela” con la conseguenza di sentirsi inadeguati e menomati come singolo individuo. Significa anche attribuire esclusivamente all’altro il potere di realizzarci come persona e di farci vivere una vita soddisfacente. Questo pensiero ci rende poco attrattivi perché siamo percepiti dagli altri come bisognosi e il bisogno non seduce.
“Due cuori e una capanna”, tradotto: l’amore vero è sufficiente e tutto può. L’innamoramento e la passione iniziale ci catapultano in un’atmosfera quasi fuori dal tempo, avulsa dalla vita reale che è fatta di lavoro, impegni, scadenze, rapporti familiari, ecc. L’idealizzazione del partner e del rapporto amoroso, se non viene metabolizzata come una fase circoscritta e destinata ad evolversi, potrebbe essere fonte di delusione e frustrazione. Una coppia solida vive nel mondo e da esso trae forza rigenerante ogni giorno.
“Io posso cambiarlo/a” ovvero sindrome da crocerossina, in poche parole il desiderio di essere così indispensabile per qualcuno da poterlo cambiare per affrontare le sfide del mondo. Un grosso errore, questo, perché nessuno salva nessuno e in una relazione di coppia lo scambio di attenzioni reciproco è il pilastro fondamentale per il benessere di entrambi i partner. Ne deriva che ciascuno dovrebbe occuparsi della propria vita in autonomia, creando stabilità attraverso la reciprocità. Inoltre la salvaguardia della propria individualità comporta automaticamente sentimenti di rispetto verso il partner, il contrario del voler cambiare una persona ad ogni costo.
“Gli opposti si attraggono” puo’ essere un falso mito perché se è vero che le differenze di carattere possono arricchire le persone, certamente questo è più facile all’inizio di una storia, quando la passione domina su tutto il resto. Dal momento in cui l’innamoramento cede il passo alla routine, una marcata differenza di valori e impostazioni di vita potrebbe essere deleteria per la stabilità di coppia.
“La gelosia è amore” niente di più sbagliato confondere il possesso con l’amore vero. La fedeltà non dev’essere intesa come obbligo ma come libera scelta che scaturisce da un sentimento profondo verso l’altra persona e non perché ci si sente costretti da qualcosa o qualcuno ad esserlo. È una credenza che, se non governata, può condurre ai “disastri” ai quali assistiamo purtroppo quasi ogni giorno nella nostra società. L’amore come possesso è forse il più fuorviante dei falsi miti, e sarà neutralizzato soltanto dai veri valori da che caratterizzano il rapporto d’amore.
“E vissero sempre felici e contenti” in altre parole, l’amore vero è eterno. Niente di tutto ciò; come tutte le cose della vita anche i sentimenti cambiano, si evolvono e assumono nuove forme nel tempo. Solo nelle favole si può credere che la passione duri intatta e uguale per sempre. Rimanere legati allo stereotipo della felicità ad ogni costo ci fa perdere la dimensione reale dell’amore che significa anche rispetto, collaborazione, complicità e dialogo affinchè la passione iniziale diventi amore maturo e responsabile, capace di affrontare la vita reale e le difficoltà di tutti i giorni.
Last but not least: gli amori "da film" esistono, appunto, solo nei film. Ricordate la vecchia canzone di Max Pezzali, per cui la nostra storia è un percorso "che neanche un grande libro o un grande film potrebbero descrivere mai"? I film non raccontano deliberate bugie, sono semplicemente costruiti, per essere interessanti, sui momenti più alti di un'esistenza. Ma sicuramente anche le principesse delle favole, dietro le quinte dell' "happy end", si sono annoiate coi loro principi, ci hanno litigato, hanno disapprovato qualche loro scelta.
In conclusione, solo una sana “disillusione romantica” può aiutare ciascuno a vivere l’amore all’insegna della libertà e dell’assenza di condizionamenti che, come i falsi miti appunto, possono condurci nostro malgrado a vivere l’amore come un problema e non come una gioia da gustare con saggezza e intelligenza ogni giorno.