Cinque consigli per il secondo matrimonio
Il secondo matrimonio porta con sé paure e speranze, rischi e opportunità. Abbiamo raccolto per voi qualche utile consiglio legato alle seconde nozze.
Secondo le statistiche il secondo matrimonio è più a rischio del primo: nel senso che i divorzi, per chi è al suo secondo o terzo "sì", sono una probabilità più concreta rispetto a chi, quel "sì", l'ha pronunciato una volta sola.
Si stima che, se nel totale dei matrimoni la probabilità di un divorzio è intorno al 50%, la percentuale relativa alle seconde e terze nozze è superiore al 60%.
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Qual è la ragione sottesa a simili dati? In realtà non è possibile trovare la risposta in un solo fattore. Alcuni suggeriscono che la decisione di sposarsi la seconda volta sia a volte più precipitosa rispetto alla prima. Una "frettolosità" che impedirebbe, magari, di valutare se la persona che amiamo potrà essere davvero un buon compagno per tutta la vita.
Qualcun altro nota che il secondo matrimonio porta maggiori complicazioni dal punto di vista economico e familiare (spesso sono presenti figli nati dal primo matrimonio).
Detto ciò, il secondo matrimonio è una splendida opportunità e può condurre davvero alla vita felice che abbiamo sognato e al sogno che, nel primo, è stato frustrato.
Abbiamo raccolto alcuni consigli, relativi sia all'organizzazione matrimoniale propriamente detta sia ai rapporti tra i coniugi, per rendere migliore il secondo matrimonio.
- Essere dimessi non è un obbligo. Chi ha detto che le seconde nozze debbano passare in sordina, come qualcosa di cui ci si debba quasi vergognare? Le vecchie regole del bon ton hanno sempre imposto, per il matrimonio numero due, una discrezione anche esasperata. Perché non potete pensare di mettere l'abito bianco, se lo desiderate? Perché rinunciare alle fotografie, alla torta? Cercate di non farvi influenzare dalle vecchie regole e di organizzare la festa secondo il vostro piacere e desiderio. Sarà pure il secondo, ma è sempre un matrimonio! Siatene fieri.
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- Coinvolgimento della famiglia e accortezze verso gli ex. Se avete dei figli, cercate di fare in modo che siano i primi a sapere che vi sposate: i secondi a saperlo dovrebbero essere i vostri ex. Potrebbe essere imbarazzante, infatti, che vengano a sapere la notizia da altri. Di norma non si dovrebbero invitare i propri ex al nuovo matrimonio, ma valutate naturalmente il tipo di rapporto che è rimasto dopo la separazione. L'obiettivo è duplice: non dovete provare imbarazzo né farlo provare agli altri. Per quanto riguarda i figli, piccoli o grandi che siano, se riuscirete a coinvolgerli più possibile nella cerimonia farete sicuramente bene.
- Siate certi di esservi gettati il passato alle spalle, prima di risposarvi. Per evitare sofferenze importanti, non bisogna solo che il matrimonio precedente sia finito, ma che certe questioni di famiglia siano sistemate, nel vostro cuore prima di tutto. Se avete figli, ricordate che il matrimonio e la genitorialità sono due cose diverse. Confluendo nello stesso ambito familiare le due cose spesso si toccano, ma non sono uguali. Questo deve essere assimilato prima possibile dai ragazzi, per non accendere recriminazioni da una parte e sensi di colpa dall'altra.
- Impegno. Visto che il primo matrimonio è fallito, potreste provare il terrore che il passato si ripeta. In realtà, le cose si possono vedere da un altro punto di vista: se considerate che l'esperienza precedente è fallita, probabilmente, non solo per le mancanze del vostro ex ma anche per degli errori che avete compiuto, ora potete cambiare le cose. Il vostro impegno nel nuovo matrimonio potrà davvero portarvi alla felicità.
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- Rimettersi in gioco con leggerezza. Questo consiglio è il corrispettivo psicologico del primo. Il passato che vi ha condotti fin qui può essere doloroso e pesante, e se non può essere cancellato non può nemmeno continuare a influenzarvi. Perché questa titubanza, perché questa irrequietezza di fondo? Le seconde nozze non sono obbligatorie, come d'altra parte nemmeno le prime. Se decidete di volervi risposare lo state facendo per assecondare un vostro bisogno evolutivo, per sancire di fronte al mondo l'inizio di una vita nuova (che è già iniziata da quando avete conosciuto questa nuova persona, che è già parte di voi, che vi identifica). Quello che state facendo, dunque, è molto coraggioso e non dovrebbe essere sussurrato, ma gridato con la vostra voce più squillante!
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