Di recente, l'azienda Foodology ha commissionato uno studio decisamente curioso, volto a stabilire la correlazione tra il modo di mangiare delle persone e il loro carattere. La scommessa era scoprire se a determinati approcci al cibo (come mangiare velocemente, sperimentare o scegliere sempre gli stessi alimenti) corrispondesse o meno uno specifico tipo di personalità. Lo studio, condotto da scienziati di chiara fama ma con evidenti finalità commerciali, può portarci a una riflessione curiosa sul nostro modo di mangiare e su ciò che esso racconta di noi.
Raccomandiamo di prendere le definizioni risultanti dall'esperimento come una notizia curiosa e non come uno schema preciso e universale della vostra personalità. Si tratta di un esperimento che nonostante le sue basi scientifiche non è stato trattato come tale.
Chi si prende il tempo per degustare ogni boccone è sicuro di sé, perché non si lascia prendere dall'ansia di finire prima degli altri, inoltre è una persona che ama i piaceri della vita ed è in grado di goderli appieno.
Mangiare in fretta è in genere una cattiva abitudine e deriva spesso dall'abitudine a consumare pasti veloci al lavoro: chi mangia in fretta è dunque, in genere, una persona eclettica, energica, multitasking e in grado di impegnarsi su più fronti.
Carne e marmellata: perché no? Se ami provare abbinamenti nuovi e inattesi sei probabilmente una persona che ama il rischio e l'azzardo. Sei anche estroverso e amichevole, e per questo un po' spaventato dalla solitudine e sempre in cerca di compagnia.
Al contrario del gruppo precedente, chi sceglie sempre gli stessi cibi potrebbe avere una personalità introversa ma anche "rigida": se scegli sempre le stesse ricette, forse le novità ti spaventano un po' troppo. I pregi di questa personalità sono invece l'amore per il dettaglio, la minuziosità e l'affidabilità.
Chi si lancia nella preparazione di sconsiderati "pastoni" potrebbe avere poco senso pratico e non dimostrare un gran concetto delle priorità, ma allo stesso tempo è un tipo creativo e -inaspettatamente- piuttosto responsabile al lavoro e nella vita privata.
In molti Paesi del mondo mangiare in modo troppo disinvolto è segno di maleducazione. D'altro canto, chi mangia con gusto senza preoccuparsi troppo dell'etichetta è una persona schietta e sincera, che non ha paura del giudizio degli altri.
Se tagli la pizza o la carne con particolare riguardo alla geometria sei probabilmente una personalità pianificatrice, fortemente proiettata al futuro, piena di idee e progetti e affidabile sotto tutti i punti di vista. I rischi sono una punta di rigidità di troppo e l'incapacità di godere appieno il momento presente.
Chi legge sempre gli ingredienti e chiede al cameriere la provenienza dei cibi è un curioso, ma cela dentro di sé un'attitudine "controllante". Per qualcuno, voler sapere la provenienza dei cibi nasconde una difficoltà a uscire dalla propria zona di confort. In casi estremi, quando la provenienza incerta del cibo diventa motivo addirittura di rinuncia al piatto stesso parliamo di un vero e proprio disturbo alimentare grave, chiamato "ortoressia".