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    Cosa si nasconde dietro la rabbia
    La rabbia è definibile come un sentimento-maschera, perché cela sempre qualcos'altro. Per combattere la rabbia frequente è necessario scoprire i sentimenti che nasconde e imparare le tecniche di comunicazione assertiva.

    La rabbia, uno dei sentimenti più intensi e basilari degli esseri umani, in realtà è definibile come una grande maschera. La rabbia infatti non rivela, ma nasconde: dolore, frustrazione, paura, ecco alcuni dei sentimenti che possono celarsi dietro a uno scoppio d'ira improvviso.

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    Di solito la rabbia si scatena in seguito a un evento, piccolo o grande che sia, sul quale noi sentiamo di non avere il controllo. Ma a ben vedere non è tanto l'evento in sé a causare lo scoppio d'ira, bensì l'interpretazione che siamo di quel che è successo. Chi fatica a controllare i propri impulsi rabbiosi tende a leggere gli eventi inattesi sotto una luce quasi sempre negativa, trovando in ogni stortura della realtà la conferma dei propri timori più intimi.

    Cosa può nascondere la rabbia? Quali sono i sentimenti che si celano di frequente sotto la sua maschera? Secondo gli psicologi, l'ira frequente potrebbe nascondere:

    • Depressione
    • Senso di colpa interiorizzato
    • Vergogna 

    Queste emozioni convergono specialmente in un particolare tipo di rabbia, che definiamo per comodità "rabbia vittimistica", la quale ci porta a credere che il mondo intero sia contro di noi, che nulla di ciò che intraprendiamo possa mai andar bene. Ecco che questa rabbia, non tanto esplosiva ma implosiva, crea i peggiori danni possibili alla nostra interiorità, prima ancora che ai sentimenti degli altri.

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    La prima azione che possiamo intraprendere per combattere la rabbia è rivelare a noi stessi la sua natura di maschera, e poi impegnarci a scoprire cosa ci sia dietro. Una volta avviato questo processo si potranno attivare una serie di indagini interiori che ci aiuteranno a crescere, migliorarci e rasserenarci. Naturalmente, l'aiuto di un professionista è il benvenuto in questi casi, ma spesso le uniche cose che servono sono un po' di amore per se stessi e un po' di volontà.

    Per cominciare da subito a contrastare i comportamenti influenzati dall'ira, gli psicologi danno una serie di consigli "pratici" che è possibile seguire:

    • Non indicare gli altri come causa della nostra rabbia. Evitiamo frasi come "tu mi fai arrabbiare", "è colpa tua se...". Questo è sbagliato perché secondo la psicologia la rabbia è un sentimento individuale. Quindi, non è colpa dell'altro se fa qualcosa a noi sgradito, ma è piuttosto la lettura della sua azione a determinare la risposta rabbiosa. 
    • Ascoltare le nostre necessità. Quando qualcuno ci fa arrabbiare, spesso questo avviene perché sentiamo che un nostro bisogno è stato calpestato. Chiediamoci allora di cosa abbiamo davvero necessità e impariamo a chiederlo. 
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    • Chiedere e comunicare con assertività. Saper comunicare i propri bisogni, senza reprimersi, è fondamentale. Ma per non giungere all'eccesso tipico della rabbia è necessario imparare a comunicare secondo le regole dell'assertività, cioè del parlare equilibrato. Queste sono tecniche non difficili da imparare e molto utili per aiutare a gestire la rabbia.
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     Commenti (3)
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    1. oraomaipiu56, Santa Maria Capua Vetere (Campania)
      Lettura molto interessante
    2. paolo3654, Venezia (Veneto)
      Articolo molto bel spiegato, sarebbe stato anche utile far cenno sulle tecniche del "parlare equilibrato"
    3. paola9865, Pavia (Lombardia)
      La rabbia viene da lontano, io ne ho molta e solo da adulta L ho riconosciuta e un po’ gestita ma che fatica! Ancora oggi faccio fatica e si soffre ..
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
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